Giampaolo e Fabrizio Capra hanno recentemente festeggiato 25 anni di storia imprenditoriale, anni che si aggiungono ai 30 dell’impresa edile del padre Ermes, anni che dimostrano la passione per il lavoro e il radicamento a Voltana di questa storica impresa della Bassa Romagna. La CNA ha voluto congratularsi per questo impegno con la consegna di una pergamena celebrativa, accompagnando la visita da parte dell’Amministrazione Comunale di Lugo e della Consulta di Voltana. L’impresa nasce infatti nel 1995 e succede a quella del padre, ora conta 4 dipendenti che presto dovrebbero aumentare in previsione dei cantieri previsti per l’autunno. I fratelli Capra tengono a precisare la loro attenzione alle nuove tecnologie e ai nuovi materiali, è costante la loro formazione professionale per cercare di consegnare ai clienti soluzioni personalizzate.
“Nel 2020 siamo stati fermi un mese -afferma Giampaolo Capra – e molti lavori sono slittati, ma siamo fiduciosi di poter chiudere comunque un anno positivo recuperando il terreno perduto. Le prospettive dell’Ecobonus fanno ben sperare il nostro settore e contiamo di sviluppare cantieri importanti nella Bassa Romagna e a Ravenna, aree dove solitamente operiamo. Il raggiungimento di questi obiettivi è stato possibile grazie agli insegnamenti di nostro padre Ermes e grazie a CNA che da 55 anni segue le nostre imprese”
La presidente della Consulta locale, Valeria Monti, si dimostra orgogliosa e afferma che “è sempre un piacere festeggiare traguardi così importanti come i 25 anni di attività di una azienda. I miei complimenti quindi ai fratelli Capra che hanno saputo portare avanti con successo l’azienda di famiglia anche in periodi come questi che, dal 2008 ad oggi, hanno visto grandi crisi. Questo, per tutta la Comunità, è motivo di speranza e di fiducia anche per il futuro.
Il Vicesindaco di Lugo, Pasquale Montalti, si è complimentato con i fratelli Capra ricordando l’importanza della successione nelle imprese familiari, un esempio che andrebbe seguito poiché nel mondo del lavoro di oggi è necessario non disperdere le capacità e la manualità artigiana che rendono vivo e ricco il tessuto economico della Bassa Romagna.