“Sono anni che Ravenna in Comune denuncia l’abbandono dei foresi e dei lidi da parte dell’Amministrazione Comunale. Niente ciclabili, niente servizi, niente manutenzioni, ecc. ecc.

L’esempio che portiamo oggi, fra i tanti possibili, è particolarmente eclatante per quanto consueto. Da sabato, infatti, si è assistito all’allagamento di via Molo Dalmazia a Marina di Ravenna. Certo, c’è un’ondata di maltempo che ha interessato tutta la Romagna compresa la Riviera. E in concomitanza è arrivata l’acqua alta che ha messo in crisi ad esempio Lido Adriano e Lido di Dante che subiscono da anni la subsidenza indotta dalle estrazioni dell’Angela Angelina. Ma a Marina l’acqua è risalita dal canale da sotto la strada ancor prima che arrivasse dal cielo. Niente di nuovo, succede da anni. Anzi da decenni. E da decenni si sa che occorre rifare il sistema di condutture fognarie e, in pratica, la stessa strada, il banchinamento che corre lungo il canale. Altrimenti, con l’alta marea, l’acqua può arrivare sin dentro gli edifici, i negozi, i ristoranti. La Cubana di Irma e Pino sa bene di cosa si parla e nel fine settimana ha avuto abbondanza di allagamenti per ricordarsene. Altri locali pure.

Da decenni e non da qualche anno se ne continua a parlare ma non se ne fa nulla. Azzardiamo un’ipotesi. Forse manca il titolo ad effetto da accoppiare al volto sorridente del Sindaco per dare il via. L’indispensabile marketing politico collegato a qualche ipotetica grande impresa da sbandierare nella perenne campagna elettorale di Palazzo Merlato. Tipo il “Parco Marittimo“. Purtroppo le opere “normali”, le “manutenzioni”, per quanto straordinarie, in genere non sono particolarmente evocative per arrivare in prima pagina. Ma, se de Pascale si accontenta, come Ravenna in Comune gli possiamo fornire comunque qualche spunto dalle pagine interne. Prendiamo a caso da quanto uscito nel fine settimana: “Marina di Ravenna, il Candiano allaga di nuovo il paese. Ma così non si può più andare avanti. Ormai le fognature, la banchina, gli scarichi sono ridotti a groviere nelle quali si infiltra l’acqua che poi arriva fin dentro bar e ristoranti”. O anche: “Ravenna, c’è l’alta marea e Marina si allaga di nuovo”. Se non bastasse possiamo continuare con la seconda pagina di ieri: “Chiuso il Molo di Marina: c’è il rischio che crolli”. È sufficiente per fare finalmente qualcosa?”