L’ex infermiera Daniela Poggiali condannata a 30 anni di carcere per l’uccisione di un paziente

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Con l’accusa di omicidio pluriaggravato, l’ex infermiera dell’Ausl Romagna Daniela Poggiali,  è stata condannata questa mattina a 30 anni di carcere. L’infermiera è stata riconosciuta  in primo grado colpevole dell’accusa di aver ucciso il 12 marzo 2014, alla vigilia delle dimissioni dall’ospedale di Lugo, il paziente 95enne Massimo Montanari. Daniela Poggiali aveva già conosciuto la vittima: Montanari era stato il datore di lavoro dell’allora compagno della donna. La sentenza, nel processo in rito abbreviato, è stata letta dal gup del tribunale di Ravenna Janos Barlotti, mentre l’imputata non era presente in aula.

L’ex infermiera verrà nuovamente giudicata in tribunale nei prossimi mesi anche per la morte di Rosa Calderoni nel 2014, uccisa secondo l’accusa dalla Poggiali con un’iniezione di potassio. Daniela Poggiali è stata inoltre protagonista della vicenda della foto shock nella quale posava sorridente vicino ad un un paziente deceduto.