Dopo l’esordio dell’11 dicembre e le repliche in matinée – rivolte in particolare a scuole medie, superiori e studenti universitari – lo spettacolo è stato proposto al Rasi di Ravenna, al Teatro Walter Chiari di Cervia, al Comunale di Russi, al Teatro Goldoni di Bagnacavallo e al Masini di Faenza e torna in scena venerdì 3 maggio, al Rasi, nell’ambito del “Maggio Europeo 2024 a Ravenna e dintorni”. Nei prossimi mesi la replica vedrà inoltre nuove date nazionali.
Ideato e diretto da Alessandro Argnani, si tratta di un racconto a due voci che ha come nucleo centrale l’Unione europea.
“Cos’è l’Europa, e cosa è stata, per generazioni di giovani che l’hanno attraversata e vissuta? – si chiede Laura Orlandini, autrice del testo -. Abbiamo voluto provare a raccontare l’integrazione europea attraverso la vita delle persone: un decennio alla volta, un percorso di avvicinamento e di contraddizioni, di culture condivise e di conflitti, di grandi trasformazioni economiche e sociali. Cercando di raccontarne anche le spaccature, i nodi dolenti, e quelle reti di scambio formate dalle persone in movimento, dalle idee in circolo, dalle necessità della vita e dai sogni di cambiamento. Partendo dalle origini, nella spinta ideale sorta tra le macerie della guerra, fino all’oggi carico di interrogativi. Tutto osservato attraverso gli occhi di due ventenni, simbolo della generazione che sempre è protagonista più viva della storia”.
Questa proposta, unica nel suo genere, è nata grazie alla collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Unione della Romagna faentina, i Comuni di Bagnacavallo, Cervia, Russi e Faenza, volontarie e volontari della campagna MoreIn24 del Parlamento europeo, del Servizio Civile Universale e di svariate associazioni.