“Sono un residente di via Girolamo Rossi e scrivo in merito all’articolo pubblicato dalla vostra testata, relativamente alla situazione presente nel fabbricato al civico 63, recentemente oggetto di un’interrogazione al sindaco del consigliere Ancisi.
Concordo appieno con quanto in esso esposto, anche considerato che ho figli adolescenti, per la cui sicurezza sono preoccupato di fronte a talune situazioni che si sono verificate e taluni soggetti visti transitare in tale immobile.
Risulta difficile determinare il numero effettivo degli inquilini presenti, poiché il continuo andirivieni di persone non permette di stabilire quali siano legittimamente residenti.
Creare tali concentrazioni produce realtà a sé stanti, completamente staccate dal tessuto sociale, impossibilitate al confronto e spesso in contrasto con esso.
Vi è un totale abbandono di tali soggetti e di coloro che con essi devono convivere. Viene permesso di fare tutto ciò che si vuole, fregandosene e anche a danno degli altri, delle norme sociali e comportamentali; non vengono forniti strumenti e attuati controlli, necessari per relazionarsi correttamente con le altre persone.
Tanto più che tale quadro lede la stessa immagine della città.
Infatti, via Girolami Rossi è una strada in pieno centro storico e molto percorsa. In più di un’occasione si sono verificati episodi che hanno lasciato attoniti e anche spaventati i numerosi passanti.
L’ultimo si è verificato sabato 27 agosto, quando ben tre pattuglie dei Carabinieri sono dovute intervenire a causa di un’accesa discussione svoltasi sulla strada, con protagonisti gli abitanti di un appartamento dell’immobile.
È oltremodo evidente la necessità che venga rivista in toto la gestione di tale fabbricato, la cui destinazione deve essere relativa a situazioni che non abbiano in sé presupposti degenerativi.”
Lettera firmata, un lettore residente in via G.Rossi.