Pubblichiamo la lettera arrivata in redazione da parte di una nostra utente, medico di professione. Uno sfogo verso tutti quei comportamenti che infrangono le basilari norme di sicurezza e prevenzione dettate dalla pandemia, dal rispetto delle distanze di sicurezza alla condivisione di un veloce pasto:

Scrivo per una profonda tristezza nel seguire l’incrementarsi il numero dei contagi nel Ravennate.  Abito a Faenza e sono un medico. Non è una delazione, ma la proposta concreta di aiutare tutti a comprendere quanto il distanziamento e l’uso della mascherina, magari fp2, o almeno indossata correttamente, abbiano concretamente validità nel proteggersi e proteggere dalla possibilità di contagio COVID i cui effetti invasivi nell’organismo possono permanere per oltre 6 mesi. È disarmante come

nei supermercati non ci sia attenzione e cura del mantenimento di distanza reciproca tra gli avventori e dell’uso corretto della mascherina e del distanziamento al momento dell’imbustamento dei prodotti acquistati dopo il saldo alle casse. Mantengo i ritmi di spesa del lockdown ma vedo persone spiaccicate alle casse e con mascherina

sotto il naso. Mi rivolgo in privato alla cassiera e chiedo il perché non abbia rilevato i comportamenti scorretti. Mi risponde che ha smesso di chiedere correttezza agli avventori perché ogni volta veniva infamata. Sono raggelata. E non per il clima esterno. Giorni fa ho assistito al di fuori di una pasticceria il crocchio di 5 donne che

consumavano cibo per colazione. Vicine vicine a parlar ad alta voce.

Una di queste ha tolto di bocca una pizzetta e l’ha cacciata in bocca alla sua vicina, poi  si è riappropriata del suo pasto terminandolo. Inutile dire che stavolta mi sono proprio pietrificata. Il tentativo di intromettersi è frenato dal mancato supporto di chi dovrebbe fare la vera prevenzione di controllare, educare impedendo che questi comportamenti selvaggi si espandano. La Polizia Municipale a cui si chiede aiuto è inerme in questi casi.  Chi la comanda non è sensibile alla salute delle persone? Non potendo raggiungere “Striscia la notizia” che oramai è l’unico veicolo efficace contro la inciviltà, è troppo chiedere a voi per stima e fiducia nella comprensione dello spirito di queste righe (infamare una cassiera perché invita alla civiltà e sapere che nessuno la può difendere è il colmo per esempio ) trovare il modo per  sostenere una iniziativa di educazione popolare, magari con sopralluoghi nei vari Conad etc ? Se la polizia Municipale non interviene è forse perché non ha incarichi specifici a proposito ?

Chi è il responsabile dell’ Igiene pubblica ?

Grazie per aver letto queste righe di sconsolazione e soprattutto grazie di tutto cuore se saranno uno spiraglio verso una sanificazione della maleducazione civile  contro la salute pubblica”.