“Sono una ragazza di 19 anni che abita in via Cocchi, a Villanova di Bagnacavallo.
Non so quanto ne valga la pena scrivere, ma tentare di far sentire la mia voce non costa nulla e per questo voglio almeno provarci.
Mercoledì 3 maggio, alle ore 22, io e la mia famiglia abbiamo evacuato la nostra abitazione, senza che nessuno ci dicesse nulla, ma per nostra scelta. Abbiamo preso le macchine e siamo “scappati”, cercando riparo a casa di nostri parenti. Nella mattinata di giovedì 4 maggio siamo andati a controllare la casa trovandola allagata, con mobili che galleggiavano e fango ovunque. Purtroppo questa situazione non si è limitata solamente ad un giorno, ma a più di uno, permettendoci di iniziare a togliere fango e acqua solo in un secondo momento. Inutile dire che, tutti i nostri beni, gli elettrodomestici, i divani e anche gli animali, non sono stati salvati. Questo non perché non ne “avessimo voglia” o fosse “inutile”, ma perché non siamo stati avvisati. Nessuno ci ha detto nulla di quello che stava per accadere.
Dal mio sguardo posso solo dire che, osservando i volti delle persone, durante lo smantellamento delle proprie case da oggetti ormai bagnati e rovinati, mi sono sentita distrutta e impotente, perché se fossimo stati avvisati, si sarebbe potuto fare sicuramente qualcosa di più.
Abbiamo passato giorni interi a pulire le abitazioni, a selezionare oggetti di valore che sarebbero andati buttati e ad aspettare che l’acqua si asciugasse.
Nella giornata di mercoledì 17 maggio, a distanza di due settimane, di nuovo lo stesso incubo.
Questa volta siamo stati avvisati.
Anche se non avevamo più nulla, perché tutte le cose care che avevamo erano già state perse, nessuno di noi si aspettava una cosa del genere.
Per la seconda volta, le stesse persone che già avevano sofferto e avevano vissuto questo incubo, a distanza di meno di due settimane, si sono ritrovate nella stessa situazione. La differenza è che in questo secondo allagamento nessuno può fare nulla, nessuno è presente sul posto e nessuno può aiutare.
Venerdì 19 maggio, mattinata uggiosa e fredda, si è osservato nelle abitazioni un aumento d’acqua di almeno 20 cm. Situazione assurda pensando che, in tutti gli altri paesi, l’acqua non fa che diminuire, permettendo di iniziare a pulire e ad asciugare. A Villanova di Bagnacavallo, invece, l’onda d’acqua aumenta, danneggiando sempre di più mobili e oggetti e costringendo le persone a stare lontane dalle proprie abitazioni, impotenti nel fare qualcosa.
Al telegiornale si vedono tantissimi posti allagati, e ne sono dispiaciuta tanto quanto arrabbiata, sembra una situazione tanto assurda tanto surreale, ma nessuno fa vedere il paese, una piccola parte si, ma bisognosa e in difficoltà tanto quanto le altre.
Con questo messaggio spero di far riflettere i miei concittadini e di ricevere aiuti e maggiore considerazione, anche se in piccola parte, per il mio paese.”
Firmata: Giorgia Ravaglia