“Con una Lettera sottoscritta da decine di cittadini italiani e ucraini, nonché da tre partiti (+Europa, PSI e Italia Viva) ed in collaborazione con associazione degli ucraini di Rimini People For Ukraine, noi di Associazione Malva – ucraini di Ravenna APS abbiamo chiesto ai Comuni di Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia di dare spazio alla comunità ucraina nelle celebrazioni del 25 Aprile. Se chiediamo ad essere in piazza è per dire che i valori della libertà, della democrazia e dell’antifascismo sono anche i nostri. Perché le atrocità dell’occupazione russa sono tristemente simili a quanto accaduto all’Italia durante l’occupazione tedesca, perché aggressore e aggredito non sono uguali e la lotta del popolo ucraino è per non cadere nella dittatura e restare liberi in Occidente.
Contrariamente alle bufale dei gruppetti di estrema sinistra, l’Ucraina tiene elezioni democratiche verificate da tutti gli organismi internazionali (a differenza della Russia), sono stati banditi soltanto i partiti filo-russi perché collaborazionisti con l’invasore mentre la restante opposizione opera liberamente (diversamente dalla Russia) e i diritti umani sono rispettati (attendiamo lezioni sui diritti sindacali nel regime di Putin).
Regime di Putin che ha enormi somiglianze col fascismo e per questo riteniamo oltraggioso l’uso strumentale di un inesistente “nazismo ucraino” al solo scopo di giustificare l’invasione, quando il “denazificatore” Putin è stato per anni (ed è tuttora) il punto di riferimento dell’estrema destra europea. L’estrema destra è presente in Ucraina come in qualsiasi Paese del mondo (Italia inclusa) e ancor di più nella Russia che ci vorrebbe “denazificare”, nonostante il nostro stesso Presidente sia ebreo e voglia entrare nell’Unione Europea.
“Far tacere le armi” senza che prima le truppe di Putin se ne vadano dall’Ucraina vuol dire l’occupazione russa che prosegue, che significa stragi, stupri, saccheggi e deportazioni, incluse le deportazioni di migliaia di bambini e ragazzi che hanno fatto scattare un mandato d’arresto internazionale per Putin.
Questa è la “pace” delle fosse comuni, i Partigiani non fecero “tacere le armi” ma le usarono per scacciare i nazifascisti come stanno facendo ora i nostri difensori.
Rinnoviamo l’invito ai Sindaci di dare spazio alla comunità ucraina per il 25 Aprile non solo in consiglio comunale, ma anche nelle piazze.”