Raccolta differenziata all’80%, riciclaggio al 66% e stop alla pianificazione di nuove discariche per i rifiuti urbani indifferenziati.
Questi gli obiettivi del Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027 approvato dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
“Un percorso durato circa un anno, ricco di spunti e approfondimenti – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Irene Priolo – in cui sono stati coinvolti, fin dal principio, i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, oltre alla Commissione ‘Territorio, Ambiente e Mobilità’ e tutta l’Aula assembleare. Ma non ci fermiamo qui – ha proseguito Priolo – adesso si apre una stagione di intensa attività che vedrà il coinvolgimento di tutta la società regionale, perché solo in questo modo si potranno raggiungere i risultati che ci siamo posti”.
Tra gli obiettivi fissati, primo fra tutti il raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata al 2025. A questo si affianca una specifica strategia sulle plastiche, sulla riduzione dei rifiuti alimentari e sull’incremento della differenziata. Vera sfida la gestione dei rifiuti speciali, dove, la prevenzione della produzione si unirà alla riduzione del 10% delle quantità inviate in discarica e ad interventi per assicurare l’autosufficienza regionale nello smaltimento. Per la prima volta, inoltre, il Piano rifiuti include anche la bonifica delle aree inquinate, per restituirle alle comunità con nuovi usi e contrastare il consumo di suolo. E su questo ci sono a disposizione oltre 32 milioni per i siti orfani e altri 17 milioni per il Sin di Fidenza. L’economia circolare, infine, sarà una leva importante per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050, a questo proposito la Regione può contare su fondi per 43 milioni dedicati alla sua promozione, oltre ad altre risorse destinate dal Pnrr alla gestione del ciclo dei rifiuti e all’impiantistica, ancora da assegnare da parte del Ministero. (ANSA)