La Regione Emilia-Romagna, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, ha rinnovato per tutto il 2024 l’autorizzazione alla raccolta del legname caduto nell’alveo dei corsi d’acqua del bacino dei fiumi Montone, Ronco, Uniti, Bevano, Savio, Marzeno, Lamone, Senio e Santerno. L’autorizzazione alla raccolta del legname caduto nell’alveo dei fiumi o trasportato in prossimità delle sponde in aree demaniali, può avvenire previa semplice comunicazione scritta alla sede dell’Ufficio territoriale e, per conoscenza, al Comune territorialmente interessato. In particolare, per il reticolo idrografico dei fiumi Montone, Ronco, Uniti, Bevano, Savio, Marzeno, Lamone, loro affluenti e rii minori, per i comuni del territorio ravennate e forlivese, va indirizzata a: Ufficio territoriale sicurezza territoriale e Protezione civile Ravenna-sede di Ravenna, piazza Caduti della Libertà n. 9, 48121 Ravenna – Tel. 0544 249711; o inviata a stpc.ravenna@regione.emilia-romagna.it oppure alla posta certificata stpc.ravenna@postacert.regione.emilia-romagna.it; per il reticolo idrografico dei fiumi Senio e Santerno e loro affluenti e rii minori, per i comuni del territorio ravennate e bolognese, indirizzata a:
Ufficio territoriale sicurezza territoriale e Protezione civile Ravenna-sede di Lugo, via Giardini 11 – 48022 Lugo (RA) – Tel. 0545 34330; o inviata a stpc.ravenna@regione.emilia-romagna.itoppure alla posta certificata stpc.ravenna@postacert.regione.emilia-romagna.it.
Nella comunicazione si dovrà indicare: il nominativo del richiedente e il relativo indirizzo e numero di telefono; il corso d’acqua, la località e il tratto interessato, con specifica della lunghezza in metri o estensione areale; il periodo in cui si svolgerà la raccolta. La modulistica standard è disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3HID8Av, sezione Ravenna.
La modalità di raccolta individuale dovrà essere esclusivamente per uso familiare (personale e domestico) e dovrà rispettare alcune prescrizioni, tra le quali: il prelievo deve riguardare legna fluitata già sradicata (è escluso il taglio di piante morte, secche o deperienti in piedi o adagiate, ma ancora radicate) per un quantitativo non superiore a 250 quintali annui, e deve essere finalizzato all’autoconsumo senza fini di lucro; l’attività può essere svolta con l’ausilio di mezzi di trasporto utilizzando esclusivamente la viabilità e gli accessi già presenti senza comportare modifiche o alterazioni dello stato dei luoghi e, comunque, senza accedere all’alveo con i mezzi a motore; per l’accesso alla zona di intervento dovranno essere utilizzate le piste e strade esistenti e non dovrà essere assolutamente alterato lo stato dei luoghi; il taglio delle piante cadute, per ridurne le dimensioni, potrà essere eseguito unicamente mediante motosega o altro strumento di taglio manuale.