Proprio nei giorni in cui si celebra la festa degli alberi diminuisce ulteriormente la già esigua copertura arborea lungo il medievale canale dei mulini, in seguito a lavori di potatura e abbattimento in via ex Tramvia a Fusignano. Legambiente chiede una grande opera di ripiantumazione lungo le sponde del corso d’acqua.
“Il canale, assieme al Bosco di Fusignano e al Parco del Loto, fa parte dell’area di riequilibrio ecologico canale dei Mulini di Lugo e Fusignano – ha spiegato Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna – e quindi ci si aspetterebbero interventi di tutela e valorizzazione, invece nel corso degli ultimi anni abbiamo visto sempre più affievolirsi la copertura arborea lungo le sponde del corso d’acqua.
Basta guardare le foto di qualche anno fa per rendersi conto di come vasti tratti del canale presentassero una notevole copertura arborea su entrambe le sponde, mentre ora sopravvivono solo alcuni tratti, come la fascia boscata tra via de’ Brozzi e il ponte delle lavandaie a Lugo, o alberi isolati come le due splendide querce situate vicino al mulino di Fusignano. Lunghi tratti si presentano oramai vuoti e spogli, facendo venir meno quella “continuità ecologica” che era uno degli obiettivi alla base della creazione dell’area protetta.
Nel documento con cui la provincia di Ravenna nel 2011 istituiva l’area di riequilibrio ecologico era infatti specificato come obiettivo il “mantenimento, potenziamento o ripristino della continuità ecologica del Canale dei Mulini e delle connessioni dello stesso con i rimanenti siti dell’ARE”.
Oltre a rappresentare un’importante testimonianza storica della Bassa Romagna, il canale fa parte infatti di una particolare tipologia di aree protette “inserite in ambiti territoriali caratterizzati da intense attività antropiche che, per la funzione di ambienti di vita e rifugio per specie vegetali ed animali, sono organizzate in modo da garantirne la conservazione, il restauro, la ricostituzione”. Si tratta di aree di particolare interesse e valore che richiedono particolare cura e forme di tutela e valorizzazione. Le linee guide emanate dalla Regione per queste aree parlano di conservazione, tutela e ripristino degli ecosistemi e degli habitat naturali e seminaturali e della diversità biologica in tutte le sue forme, di promozione della conoscenza del patrimonio naturale e delle identità storico culturali rappresentate, di fruizione dell’area indirizzata alla scoperta e al godimento degli ambienti naturali e di educazione ambientale.
“È evidente che un canale ormai per lunghi tratti spoglio di vegetazione non può garantire questa continuità ecologica – ha spiegato Rambelli – e pertanto abbiamo scritto alla Regione Emilia-Romagna e ai comuni di Lugo e Fusignano per sollecitare l’adozione delle misure necessarie al ripristino delle condizioni naturalistiche e paesaggistiche di questo importante corridoio ecologico attraverso una grande opera di ripiantumazione di specie arboree autoctone lungo le sponde del canale”.