“Dopo una delle estati più calde di sempre, che ha visto il Po a portate ai minimi storici, e dopogli eventi metereologici estremi che si sono verificati sulle coste nelle Marche ed in Romagna nelle scorse settimane, domenica gli elettori entreranno nella cabina elettorale per decidere sul proprio futuro, in un contesto di grave crisi climatica in cui è urgente agire tempestivamente. Eppure, il clima sembra essere il grande assente di queste elezioni.
Per questo Legambiente Emilia-Romagna ha invitato i candidati alla Camera e al Senato per i collegi dell’Emilia-Romagna a portare la propria posizione su 6 temi e politiche ambientali di carattere regionale che dovranno essere affrontati dal prossimo Parlamento: su questi argomenti si chiede alle forze politiche di definire la propria posizione in maniera trasparente.
È chiaro che le scelte strategiche fondamentali per il Paese si giocano a livello nazionale, motivo per il qualeLegambiente nazionale ha presentato 100 proposte a tutte le liste candidate alle elezioni. Tuttavia il Parlamento avrà la possibilità di incidere anche sulle dinamiche regionali e locali, che avranno un ruolo cruciale nel processo di decarbonizzazione del sistema socioeconomico. In questa situazione, oltretutto, oltre a frenare le emissioni di gas climalteranti è fondamentale mettere in pratica misure efficaci per proteggere cittadini e attività economiche dai Cambiamenti Climatici già in atto, realizzando cioè misure di adattamento.
Il tema cruciale resta quello dell’energia e il più recente monitoraggio degli obiettivi per l’Emilia-Romagna, compiuto all’interno del Piano Triennale d’Attuazione 2022-2024 del Piano Energetico Regionale, fissa come obiettivo il raggiungimento del 22% di energia da fonti rinnovabili sul consumo totale nel 2024. È un traguardo decisamente sottodimensionato rispetto all’obiettivo del 100% di energia prodotta da fonti rinnovabili proposto dal Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna per il 2035: per questo serve lavorare ad una vera rivoluzione energetica anche attraverso i provvedimenti che il prossimo Governo e le Autorità nazionali dovranno emanare, e il prossimo Parlamento dovrà essere pronto a sollecitarli in modo adeguato.
In questo quadro di crisi climatica, che si affianca alla crisi ecologica legata all’impatto complessivo delle attività umane sullo stato di salute del pianeta, Legambiente sottopone quindi le sue proposte agli schieramenti politici, chiedendo l’impegno nel promuovere politiche coerenti ed efficaci dopo il voto: insieme al principio centrale di tutela dell’ambiente e della salute dell’uomo, occorrerà infatti garantire la tenuta del sistema socioeconomico attraverso un processo di transizione ecologica che sia vera, giusta ed equa.
“La recente consegna di oltre 7000 firme in Regione per le 4 leggi su acqua, energia, rifiuti e suolo dimostra l’alto interesse della cittadinanza sui temi ambientali” – commenta Legambiente Emilia-Romagna. – “Ci auguriamo che l’elettorato attento alle questioni climatiche e ambientali, che riguardano tutti senza esclusioni, trovi la propria rappresentanza alle urne.” – conclude.
Nei prossimi giorni verranno rese pubbliche le risposte che arriveranno da liste e candidati.”