“Ci sembra necessario replicare al Consigliere Comunale faentino e regionale della Lega, che ha espresso “profonda preoccupazione” in merito all’intervento dell’Ing. Andrea Nardini, nel corso del nostro convegno “Ricostruire Meglio – Adattamento, sicurezza, innovazione, partecipazione”, perché a suo avviso avrebbe “bocciato i benefici delle casse di espansione”.
Il Consigliere Liverani, che non era presente al convegno, non ha colto o non ha capito l’approccio innovativo che Nardini ha proposto rispetto alle possibili alluvioni, ossia:
Guardare al futuro nell’adattare territorio e città a un nuovo clima.
Ridare spazio al fiume … non per far passare più acqua, ma per aumentare i volumi invasabili e per ritrovare una dinamica morfologica più vicina alla naturale…
Ma la cosa principale e che, anche se le casse di espansione ed argini tracimabili restano in generale un’opzione da considerare, con ogni probabilità non può essere risolutiva a fronte del clima futuro. E continuano ad andare nella logica di infrastrutturare il territorio creando un sistema artificiale fragile, con alti costi di manutenzione e alto …rischio residuo.
Questi alcuni passaggi del documento scritto da Nardini, che ha ispirato il suo intervento.
D’altra parte, se è vero che siamo stati tra i primi ad indicare, attraverso la stampa e i nostri canali web e social, la questione delle casse di espansione ipotizzate sul Lamone e sul Marzeno e non realizzate, ovviamente non abbiamo mai sostenuto che queste avrebbero evitato completamente i danni prodotti dalle masse d’acqua che si sono riversate un anno fa, anche se avrebbero potuto certamente attenuarli.
Tutto questo per riaffermare che ci troviamo di fronte a problemi complessi e a fenomeni che potranno in futuro ripetersi con maggiore frequenza, rispetto ai quali non ci sono soluzioni semplici e univoche, come la pulizia degli argini che invece il Consigliere Liverani cita spesso.
Forniremo al Consigliere il documento integrale di Nardini, che contiene molte altre indicazioni utili. Forse potrebbe servigli per capire cosa bisognerebbe fare per cambiare paradigma, e non soltanto per fare propaganda.”
Legambiente Emilia Romagna