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“Nei giorni successivi all’alluvione del 2023 il Governo promise a tutti il rimborso del 100% dei danni subiti.

Lo scorso 3 maggio a Ravenna, a un anno esatto dall’inizio della catastrofe, chiedemmo chiarezza su tali promesse.

Purtroppo non è cambiato nulla.

La realtà con cui dobbiamo fare i conti è che la maggior parte degli alluvionati romagnoli sono stati lasciati soli dal Governo, con l’unico supporto del mondo del volontariato e quello associativo.

I danni stimati per l’alluvione sono di 3,5 miliardi di euro. A inizio settembre (dati Sole 24 Ore) risultano erogati 23 milioni di risarcimenti ai privati, cittadini e aziende.

Anche nella vicenda che ha visto protagonista in negativo AgriCat, il fondo mutualistico per gli eventi catastrofali nei campi, gli agricoltori romagnoli hanno subito rigetti inspiegabili, ritardi, risposte fuori tempo e giochi al ribasso.

In base agli importi calcolati da AgriCat, al netto delle decurtazioni applicate, il comparto delle Cooperative Agricole Braccianti della provincia di Ravenna, per l’alluvione, dovrebbe percepire più di 6,5 milioni di euro. Ne è stato erogato il 6%.

Per tre CAB (le più danneggiate dall’alluvione) ancora non è stata erogata alcuna somma, non potendo beneficiare nemmeno dell’anticipo del 30%.

È ora di fare chiarezza sulla gestione dei rimborsi per l’alluvione.

Se la responsabilità di questo stato di cose non può essere totalmente ascritta alla struttura commissariale, è ormai evidente che il Governo non ha la volontà di dare una risposta concreta.

Ci sono 86mila soggetti (dati Sole 24 Ore) che avrebbero diritto a un contributo per l’alluvione in Romagna, tra famiglie e imprese. Al 3 settembre solo 809 soggetti hanno ricevuto un contributo.

A qualcuno è venuto il dubbio che le procedure attivate dalla struttura commissariale siano troppo lente e complesse?

E i beni mobili?

L’ordinanza parla di un contributo di 6mila euro per casa. Sono pochi, pochissimi.

Quello che molti ignorano è che in realtà ogni famiglia riceverà al massimo mille euro, perché i cinquemila euro di “Cis”  (Contributo immediato sostegno) già erogati dalla Regione a tutti gli alluvionati dovranno essere detratti.

Comprendiamo perché i rappresentanti del Comitato alluvionati Borgo di Faenza, una delle realtà colpite più duramente, abbiano dichiarato di sentirsi “mortificati, umiliati, offesi”. “