“Concedere all’istituto comprensivo Bassi di Castel Bolognese, nel ravennate, dotazioni organiche sufficienti a garantire l’attivazione di almeno quattro sezioni di prima elementare per il prossimo anno scolastico”.
A chiedere, con una risoluzione, all’esecutivo regionale di “attivarsi attraverso i canali preposti” sono Andrea Liverani (primo firmatario), Matteo Montevecchi, Valentina Stragliati, Fabio Bergamini e Matteo Rancan.
Quest’anno, spiegano i cinque consiglieri, “in molte provincie, per effetto della denatalità, è calato il numero di bambini, soprattutto nella scuola dell’infanzia e della primaria”. Fatto che provoca, proseguono, “la diminuzione dell’organico e l’aumento del numero di studenti all’interno delle aule, producendo le ormai note ‘classi pollaio’”. Nel comune di Castel Bolognese, rimarcano quindi i leghisti, “75 famiglie che hanno iscritto i loro figli al primo anno di scuola primaria al Bassi hanno ricevuto, dopo il termine della raccolta delle iscrizioni, una comunicazione dalla direttrice dello stesso istituto comprensivo che le informava della possibilità, dato il numero di iscritti, che venissero formate solo tre classi di prima elementare, ciascuna composta da 25 alunni, e non quattro come negli anni passati”. I genitori, aggiungono, “si sono attivati immediatamente per cercare di scongiurare questa eventualità” e hanno anche “proposto una petizione alla quale hanno dato la loro adesione quasi 800 cittadini”.
Il diritto all’apprendimento, sottolineano Liverani e colleghi, “non deve essere messo a rischio da tagli o revisioni strumentali”. Il numero degli studenti all’interno delle sezioni, concludono, “deve essere rispettoso delle normative, si deve prevedere, alla luce della crisi pandemica ancora in corso, un ulteriore sforzo organizzativo per la tutela della salute degli studenti”.