Sarà Alireza Askari Chaverdi, professore associato di Archeologia all’Università di Shiraz (Iran), una delle figure di maggior autorevolezza e dinamismo nel panorama della ricerca archeologica iraniana, il secondo studioso internazionale che verrà ospitato nel Campus di Ravenna come visiting professor per illustrare le sue ricerche e per presentare alla città alcuni aspetti della millenaria civiltà dell’Iran.
Giovedì 19 settembre alle 16 nella sala Conferenze di palazzo Strocchi in via degli Ariani 1, sede del Dipartimento di Beni Culturali, Askari Chaverdi terrà una lectio magistralis dal titolo ‘Una prospettiva archeologica delle antiche società del Fars e del Golfo Persico tra il III secolo a.C. e il II secolo d.C. (L’interregno). L’iniziativa si inserisce nell’ambito del programma Isa Lecture 2019.
La conferenza sarà l’occasione per comprendere le tendenze economiche e sociali che hanno caratterizzato la regione del Fars e il Golfo Persico nel periodo in questione. A questo fine verranno esplorate le modalità di gestione e sfruttamento delle risorse regionali sostenibili.
La presenza del docente a Ravenna è possibile grazie alla convenzione stipulata tra Istituto di Studi Avanzati, Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, e Fondazione Flaminia, in base a cui i ricercatori e docenti dei corsi di laurea ravennati possono invitare, per ogni anno di vigenza della convenzione, due studiosi di riconosciuta qualificazione scientifica, a fermarsi per un periodo da uno a tre mesi a Ravenna, e qui dare il loro significativo apporto culturale e scientifico. Queste figure terranno infatti lezioni, seminari e conferenze e daranno in questo modo un forte impulso qualitativo e un respiro internazionale all’offerta culturale e formativa del Campus.
Nel corso della sua permanenza a Ravenna come visiting professor, saranno diverse le occasioni in cui il professor Askari Chaverdi, specializzato nell’archeologia dell’Iran meridionale nel periodo storico preislamico, presenterà le sue ricerche riguardanti la straordinaria civiltà dell’Iran: dall’interazione uomo-ambiente nella regione del Fars, culla della civiltà persiana, nel lungo periodo tra la fine dell’impero achemenide e l’inizio di quello sasanide, alla storia socio-economica e culturale della regione costiera del Golfo persico, alle testimonianze archeologiche relative alle pratiche dell’antica religione zoroastriana.
Si tratta della seconda presenza internazionale in città, dopo Ana Konestra, ricercatrice dell’Istituto di archeologia di Zagabria, che ha tenuto la sua lectio magistralis a marzo. In questo primo anno di attivazione della convenzione, sarà inoltre ospite dell’insediamento universitario ravennate Frank Vermeulen, docente di Archeologia romana e Metodologia archeologica alla Ghent University.