Bruno Donati torna in libreria con la sua nuova pubblicazione, una raccolta di brevi racconti che disegnano l’affresco di un luogo amato dai faentini, la Cavallerizza.
Questo libro “Le stagioni della Cavallerizza” (Carta Bianca Editore) non segue un preciso ordine temporale, le sue storie sono strutturate in 42 “immagini” narrative. L’autore racconta il vissuto di un gruppo di adolescenti degli anni ’70 dove la Cavallerizza è lo sfondo delle vicende narrate. Protagonisti sono quei ragazzi, con le loro gioie e le loro paure ma anche con la forza e l’affetto dell’amicizia.
Le storie narrate non nascono a caso, ma sono dettate dal bisogno quasi terapeutico di raccontare come si diventa adulti attraverso il gioco, ma anche attraverso le sofferenze.
Nel suo precedente libro, “La vita oltre il dolore”, pur nella tragicità della guerra, i protagonisti trovano la via d’uscita.
Trent’anni dopo, i figli di chi la guerra l’ha vissuta, sono divenute persone consapevoli passando anche attraverso il dolore della sopraffazione.
La Cavallerizza è protagonista come lo sono il “Pugile”, il “Moro”, il “Biondo” il “Traditore”, il Piccolo” e gli altri, rudere post bellico, con prefabbricati, in procinto di divenire palestra.
Quel luogo di socialità e di giochi li protesse a vicenda, pur in presenza di “demoni”, altri giovani violenti e aggressivi che alla fine rimasero sconfitti.
Bruno Donati è nato a Faenza nel 1963 da padre insegnante e madre operaia. Lavora presso il nostro ospedale come tecnico di radiologia. Sì è occupato di politica locale e di rappresentanza sindacale. La passione della scrittura è nata spontanea dall’esigenza di condividere le storie individuali e dalla necessità di conservarne la memoria.