La Salina di Cervia potrà tornare a produrre solo nel 2024. Le grandi vasche, 827 ettari, 50 bacini, alle porte della città hanno salvato il centro abitato da gravissimi danni. Tuttavia ora sindaco, parco e regione chiedono una sorta di task force per permettere al sito produttivo di tornare ad essere operativo. La Salina di Cervia ha anche un valore storico, è sfruttata fin da epoca pre-romana per la produzione di sale dolce, cloruro di sodio arricchito da iodio, zinco, rame, manganese, ferro, calcio, magnesio e potassio, tutti contenuti all’interno dell’acqua. Con l’arrivo della piena, un metro e mezzo d’altezza, tutto il sale presente si è sciolto, praticamente tutta la raccolta del 2022, mentre quella del 2023 non potrà essere effettuata.