È una tournée tutta primaverile quella che vede gli Archi dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini attraversare la penisola da nord a sud nel segno dei più celebri concerti di Vivaldi, ovvero Le quattro stagioni, vero e proprio manifesto dell’inesauribile fascino della natura che si trasforma e rinasce e di un armonioso rapporto fra Uomo e ambiente. L’appuntamento di apertura è domenica 7 aprile, alle 18 all’Auditorium di San Romualdo, “casa” dell’Orchestra a Ravenna. L’itinerario prosegue in Trentino Alto-Adige con quattro concerti fra Trento, Merano, Vipiteno e Bressanone, per poi raggiungere l’Umbria e le Marche con gli appuntamenti a Terni e Cingoli e concludersi ad Arzano, nel comune di Napoli, il 16 aprile. In ogni occasione, alle pagine di Vivaldi, con violino solista Federica Giani, si accompagnano le letture di versi – da Petrarca a Montale, da Ada Merini ad Antonia Pozzi – affidate all’attore Lorenzo Carpinelli. La tournée, nell’anno in cui la Cherubini celebra vent’anni di attività devota non solo all’estetica ma anche all’etica del fare musica, è possibile grazie al sostegno di SIDRA, main sponsor dell’Orchestra.
I biglietti per il concerto all’Auditorium di San Romualdo (10 euro, ridotti 5 euro) sono disponibili alla Biglietteria del Teatro Alighieri, anche telefonicamente 0544 249244, e sul sito orchestracherubini.it. L’incasso sarà devoluto alla Comunità di San Patrignano, con cui l’Orchestra ha recentemente avviato un rapporto di collaborazione.
Pochi hanno saputo mettere la natura in musica quanto Antonio Vivaldi, come testimonia il duraturo successo di questi concerti composti tra il 1718 e il 1720. Le quattro stagioni è uno dei più amati e più antichi esempi di musica a programma, dotata di un intento narrativo che dipinge il canto degli uccelli (di specie differenti e ognuna caratterizzata), un pastore e il suo cane, il ronzio delle mosche, tempeste, danzatori ubriachi, una partita di caccia dal punto di vista dei cacciatori quanto della preda, paesaggi ghiacciati e ruscelli gorgoglianti… In maniera inusuale per il periodo, Vivaldi pubblicò i concerti accompagnandoli a sonetti – forse scritti dallo stesso compositore – per tratteggiare lo spirito di ogni stagione. Mentre tre concerti sono completamente originali, la Primavera ricalca alcuni passaggi da una sinfonia nel primo atto di una contemporanea opera di Vivaldi, Il Giustino.