Le negano lo smart working, va al lavoro a cavallo

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Sta facendo il giro del web la protesta messa in scena da Tabita Gurioli contro la propria capufficio che le ha negato lo smart working. Gurioli oggi è andata al lavoro a cavallo. Lei risiede a Mensa Matellica, dove ha anche una scuderia, L’oasi delle emozioni, ma lavora alla filiale Crédit Agricole di Cesena, in piazza Sciascia. Normalmente il viaggio casa-lavoro sarebbe stato percorso in auto. Sono 13 chilometri. Eventuali spostamenti in autobus sarebbero complicati da organizzare.

L’auto però di Tabita è in officina dopo un incidente stradale. Necessari 2 o 3 giorni per la riparazione. Da qui la richiesta di poter lavorare da casa in smart working. 8 i giorni messi a disposizione dalla banca. Gurioli, dipendente da 15 anni del gruppo, tra l’altro lavora al servizio clienti telefonico, un lavoro molto pratico da svolgere a casa. La richiesta però è stata respinta dalla capufficio che gestisce i turni di lavoro. Secondo la dipendente lo smart working era suo diritto, considerati i fatti, di parere opposto la dirigente, che ha invece suggerito di prendere eventualmente giorni di ferie.

E così oggi, fiancheggiando il fiume Savio, Tabita Gurioli è andata al lavoro a cavallo. Una passeggiata di poco più di due ore. Un gesto non contro la banca, ha tenuto a precisare la cavallerizza, ma “un messaggio contro ogni abuso di potere” delle singole persone.
Una volta raggiunta la filiale, ad attendere cavallo e cavaliere era già pronta una persona di fiducia. Così Tabita Gurioli è potuta andare al lavoro, mentre il cavallo è stato accompagnato al vicino ippodromo dove ha trascorso la mattinata.