Sono Il Cerchio e Kineo le cooperative associate a Legacoop Romagna e seguite da Federcoop Romagna, che hanno ottenuto la certificazione UNI PdR 125:2022 per la parità di genere. Attesta come nell’ambiente di lavoro venga garantita un’equa parità di genere, la valorizzazione della diversità, un luogo di lavoro inclusivo e privo di discriminazioni. A queste si aggiungono Cad, Deco Industrie, Formula Servizi, Agrisfera e Ravenna Teatro che, grazie a Federcoop Romagna e Legacoop Romagna, hanno mosso i primi passi in questa direzione.
Una delle prime realtà del mondo della cooperazione ad ottenere la certificazione era stata proprio Federcoop Romagna, che ora mette a disposizione una squadra di professioniste per guidare le cooperative all’ottenimento dell’importante certificazione che, oltre a portare considerevoli sgravi e vantaggi, punta soprattutto a rendere l’ambiente di lavoro più sereno e consente, a chiunque, di esprimere liberamente il proprio valore, garantendo l’equità di trattamento, attraverso decisioni imparziali.
“Come mondo della cooperazione – dichiara Paolo Lucchi, presidente di Legacoop e Federcoop Romagna – abbiamo un obiettivo molto chiaro: quello di contribuire ad attualizzare, attorno alla certificazione di genere, alcune delle coordinate valoriali della nostra Romagna. Che cosa, infatti, partendo dalla nostra storia di terra inclusiva e solidale, oggi può caratterizzarci più della volontà di favorire un’equa parità di genere e la valorizzazione della diversità? Ecco perché Legacoop e Federcoop hanno scelto di investire sulla certificazione ed ecco perché la risposta positiva di tante Cooperative ci rende ottimisti che un traguardo così ambizioso possa divenire rapidamente anche patrimonio di tutto il sistema d’impresa romagnolo”.
“Ottenere questa importante attestazione – dichiara Elena Zannoni, amministratrice delegata di Federcoop Romagna – ci ha permesso di sperimentare direttamente l’impegno nella direzione di una azienda davvero inclusiva. Continueremo ad accompagnare tutte le imprese che vorranno acquisirla, ancora più convinti dell’importanza valoriale, sociale e anche economica della certificazione.”