Le azalee dello IOR sono da anni una tradizione in occasione della Festa della mamma. Oltre 500 i volontari impegnati ogni anno nelle piazze con i banchetti per vendere i fiori a sostegno della ricerca. Più di 200 ogni volta i punti vendita attivati, 90 le città della Romagna interessate. A causa delle disposizioni di sicurezza per contenere la diffusione del contagio del coronavirus, quest’anno l’appuntamento non potrà ripetersi nel weekend del 9-10 maggio, così le volontarie dello Istituto Oncologico Romagnolo hanno ideato una sorta di banchetto virtuale, dove sarà comunque possibile acquistare l’azalea o versare una donazione a favore della ricerca contro il cancro.
“Quest’anno io e i miei amici non potremo essere in piazza (#iorestoacasa)” spiega Vittoria Graziani, dal 2014 volontaria IOR “Ma saremo lo stesso assieme a tutti quelli che vogliono regalare l’azalea (che verrà consegnata direttamente a casa) o un biglietto d’auguri elettronico alle loro mamme, alle loro mogli, a tutte le donne, o semplicemente fare un’offerta. Lo faremo con un banchetto virtuale, che non è la stessa cosa, ma di questi tempi – come dicono i giovani – “È tanta roba!” Il virus ci ha portato via un po’ di libertà, ha fatto tante, troppe vittime, ma non potrà mai privarci del nostro essere insieme, distanti ma uniti, per questo grande progetto di solidarietà.
Faenza mia, Faenza in fIORe significa tante cose: riempiamo di fiori la nostra città, regaliamo un fiore per lo IOR e per sostenere la ricerca, inoltre fiore fa rima con amore. È l’amore che ci spinge ogni giorno ad affrontare le prove della vita, è l’amore che ci dà forza per andare avanti, è l’amore che ci fa essere solidali con il prossimo”.