Il capanno: spazio della tradizione al confine tra terra e acqua, ma anche fra acque di mare, di valle, di fiume; simbolo quindi di tutta una Ravenna che si protende sull’acqua, su quelle onde e correnti che ne hanno modellato la cultura, l’economia, l’identità. Naturale che proprio i capanni, presenza familiare lungo gli argini dei Fiumi Uniti, siano le isole – di musica e buona cucina – toccate dal concerto trekking di questa XXX edizione, che rende omaggio alla dimensione marittima della città – e in questo caso, per estensione, anche quella fluviale. Domenica 9 giugno il percorso musicale e gastronomico “Su la fiumana ove ‘l mar non ha vanto” (Inf. II, v. 108), realizzato in collaborazione con Trail Romagna, incrocia la rassegna Le 100 percussioni. Tra gli incontri del percorso pedonale e ciclabile – lungo 7 km – ci saranno infatti non solo le poesie dialettali di Nevio Spadoni, i racconti di pesca dello scrittore Fabio Fiori e la scanzonata opera dedicata alle avventure di Colombo del trio Al Caravèl, ma anche le percussioni sciamaniche di Vince Vallicelli con Don Antonio per Musica senza argini, i ritmi trascinanti di Alejandro Oliva e Marco Zanotti, i suoni ammalianti e delicatissimi della regina della mbira Stella Chiweshe. E tre stazioni gastronomiche, grazie al progetto diPortoinPortocurato da CheftoChef, con chef stellati alle prese con pesci dell’Alto Adriatico, erbe selvatiche delle pinete e vini autoctoni. Al Refettorio del Museo Nazionale alle 21, invece, l’ultima parte del trittico Harmograph di Matteo Scaioli, con un omaggio a Giusto Pio.
Ormai un appuntamento tradizionale del Festival, il concerto trekking di quest’anno coniuga due dei fils rouges principali della XXX edizione, che da una parte naviga “per l’alto mare aperto” e dall’altra celebra la sterminata famiglia delle percussioni, strumenti presenti in ogni cultura, genere e stile. Così fra il verde e i capanni, con le loro grandi reti che si levano sull’acqua, E’ mêr e’ dis la su (“Il mare dice la sua”) per voce – e dialetto romagnolo – di uno massimi poeti dialettali italiani, Nevio Spadoni, e si ascolta Musica senza argini con la strana coppia Vince Vallicelli e “Don” Antonio Gramentieri, che fanno dialogare un blues d’Africa con l’ambiente circostante. È di Fabio Fiori l’avvincente narrazione Storie di pesci e pescatori, che si spinge nelle cento lagune, sacche e foci che ampliano l’Adriatico; l’epica “La scuperta dl’America” del Trio Al Caravèl (Alessandro e Francesco Maltoni con Giovanni Grapeggia) naviga fra canzoni e dialetto, facendosi parodia melodica e irriverente di uno dei viaggi più celebri e discussi della storia dell’umanità. Sono fuori dagli schemi anche Alejandro Oliva e Marco Zanotti, l’uno argentino che dirige La Bomba de Tiempo, fenomeno ormai internazionale di “conduction” attraverso un sistema di codici gestuali, l’altro abitante della campagna di Russi che divide la propria ricerca fra tradizioni popolari del mondo e sperimentazione d’avanguardia; mentre dallo Zimbabwe arriva Stella Chiweshe, decana della mbira, strumento diffuso nell’Africa subsahariana.
Il cammino di sette chilometri – da affrontare a piedi o in bicicletta, passo e soste a piacere! – segue quel “corridoio ecologico” fra Città d’arte e mare ed è di conseguenza anche un importante momento del progetto partecipato Fiumi Uniti per Tutti, un laboratorio urbano di educazione ed informazione all’ambiente e alla sostenibilità che ha come finalità la realizzazione di un percorso fluviale tutelato lungo gli assi fluviali Ronco, Montone e Fiumi Uniti. L’aspetto gastronomico sarà invece nelle sapienti mani degli chef Daniele Baruzzi (Insolito Ristorante, Russi), Mattia Borroni (Ristorante Alexander, Ravenna) Omar Casali (Maré, Cesenatico) e Matteo Salbaroli (Osteria L’Acciuga, Ravenna), il pesce è quello di Roberto Casali di L’Ecopesce e non manca il brindisi con le bollicine romagnole di Bolé. E per chi non sa rinunciare al gelato d’estate, c’è Sbrino, prodotto gastronomico con ingredienti del territorio accuratamente selezionati.
La rassegna Le 100 percussioni continua lunedì 10 giugno con tre appuntamenti: alle 18 le prove aperte di Officina del Ritmo in Piazza del Popolo; alle 21, a Palazzo dei Congressi, percussioni e maratona con il video-romanzo di Mauro Covacich L’umiliazione delle stelle, mentre la techno incontra le percussioni ugandesi con Nihiloxica alle Artificerie Almagià alle 23.
Biglietto 10 € comprensivo di tessera associativa-assicurativa Trail Romagna