Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna hanno recentemente concluso un controllo in materia di lavoro nei confronti di una struttura alberghiera dei lidi ravennati. Gli approfondimenti dei Finanzieri hanno permesso di appurare come 13 dipendenti, di cui 7 stranieri, seppur regolarmente assunti, siano stati impiegati come camerieri ai piani, aiuto cuochi e lavapiatti con orari di lavoro pari al doppio di quanto previsto nei rispettivi contratti di assunzione e di quanto registrato nel Libro Unico del Lavoro. In particolare, nel corso dei mesi estivi, tali lavoratori sono stati impiegati anche per 10 ore consecutive al giorno, senza mai usufruire del riposo settimanale.
In sintesi, attraverso l’esame della documentazione acquisita ed i riscontri effettuati in contraddittorio con i lavoratori, le Fiamme Gialle hanno accertato come in un trimestre ogni lavoratore sia giunto a prestare in media fino a 200 ore in più rispetto a quanto stabilito nel proprio contratto di assunzione, ricevendo compensi “in nero” e privi di copertura previdenziale.
Ai gestori dell’attività alberghiera sono state irrogate le sanzioni amministrative previste dalla normativa in materia di lavoro. Inoltre, è stata interessata la locale sede dell’Inps, per la contestazione dell’omesso versamento dei contributi previdenziali dovuti, in ragione delle maggiori retribuzioni corrisposte “in nero”, e per l’applicazione delle relative sanzioni.
Home Faenza Web Tv Cronaca Lavoro sommerso: le Fiamme Gialle scoprono manodopera irregolare in un albergo