Oggi, presso la Casa circondariale di Ravenna, si è svolto il secondo incontro la direzione dell’istituto, rappresentata dal dr. Stefano Di Lena e dal sostituto commissario Carlo Storace, il dirigente dell’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna (ambiti territoriali di Ferrara e Ravenna), dr. Andrea Panzavolta, l’assessore comunale Gianandrea Baroncini e i rappresentanti di diverse associazioni imprenditoriali del Territorio ravennate e, in particolare, Elisabetta Nicolai e Giovanni Consogni, Confcommercio; Fabio Angelini, Confesercenti; Simone Righi, Confcooperative Romagna; Stefano Venturi, Confartigianato; Andrea Alessi, C.N.A.

L’incontro odierno, che fa seguito ad uno precedente tenutosi nel mese scorso presso la sede dell’assessorato alle politiche sociali, si inscrive nella prospettiva finalistica, perseguita dall’Amministrazione penitenziaria e condivisa dai rappresentanti dell’imprenditoria ravennate, di individuare concrete possibilità lavorative che potrebbero essere messe a disposizione dei detenuti ristretti presso l’Istituto di Via Port’Aurea.

Nel corso dell’incontro, si è discusso tanto di possibilità lavorative esterne quanto di possibilità lavorative all’interno della Casa circondariale, possibilità – queste ultime – delle quali è stata fatta una prima valutazione preliminare in relazione agli spazi disponibili.

L’incontro è stato proficuo in quanto, grazie anche all’intervento dell’assessore Baroncini e del dr. Panzavolta, sono state impostate le successive tappe del dialogo intrapreso con le diverse realtà imprenditoriali, essendosi, a tal fine, programmata una successiva riunione, da tenersi nel prossimo mese di ottobre, in vista della quale la direzione dell’istituto farà una ricognizione delle competenze professionali maturate dai detenuti sia prima della carcerazione che durante quest’ultima, mediante la partecipazione ai diversi corsi di formazione attivi da diversi anni presso l’istituto ravennate e ne renderà partecipi i rappresentanti degli imprenditori; questi ultimi, dal canto loro, sulla base delle informazioni di carattere generale che riceveranno, valuteranno sia la sussistenza di possibilità lavorative all’esterno dell’istituzione penitenziaria, sia la sussistenza di possibilità lavorative da sviluppare all’interno della struttura.

Al termine dell’incontro il direttore dell’istituto ha rivolto un sentito ringraziamento ai partecipanti per la cortese disponibilità dimostrata che, in fondo, si configura anch’essa come concreta dimostrazione dell’interesse della comunità ravennate verso una sua componente, qual è quella dei detenuti, che non sono alla ricerca di scorciatoie per l’inserimento nel mondo del lavoro ma, piuttosto, aspirano ad essere messi nelle condizioni effettive, mediante il lavoro sia all’interno della struttura che fuori, nel pieno rispetto delle procedure previste dalla legge, di ‘riscattarsi’ dai comportamenti illeciti che hanno determinato la carcerazione e di guardare al futuro in una prospettiva diversa da quella che continuerebbe a vederli ancora e solo come autori di illeciti, anziché come artefici di una nuova esperienza di vita.