“MOviMENTO inCONTRO, gruppo apartitico, segnala che a Marina di Ravenna e a Punta Marina Terme, per la realizzazione del Parco Marittimo, gli stradelli retrostanti gli stabilimenti balneari sono stati chiusi con transenne amovibili sulle quali sono apposti cartelli di “divieto di accesso ai non addetti ai lavori”. Tuttavia molte transenne risultano aperte (o aperte da qualcuno?) permettendo la libera circolazione con oggettivi rischi per la sicurezza di chi transita a causa di tombini scoperti, macchine operatrici incustodite, materiali accatastati, ecc.
Esercenti, gestori, fornitori e clienti dovrebbero poter accedere in sicurezza agli stabilimenti e ci si chiede se tenere un cantiere aperto, pur se transennato (ma con transenne amovibili e prive di sorveglianza), sia regolare e chi sia responsabile in caso di infortunio, chi dovrebbe controllare la regolarità del cantiere, chi possa rilasciare autorizzazioni, chi sia incaricato di vigilare ed eventualmente sanzionare. Si sottolinea che se i lavori fossero terminati entro il 15 marzo, come da cronogramma, questo problema non si sarebbe posto.”