Venticinque magliette gialle, tra le ragazze e i ragazzi che ogni estate partecipano a Lavori in Comune, promosso dall’assessorato al Decentramento, hanno realizzato “Ciao, come stai?” uno dei progetti più originali in programma.
Si è trattato di contattare per 13 settimane persone avanti con l’età (over 70) per chiedere come avessero vissuto il periodo di lockdown da covid-19 nella scorsa primavera e fare loro un po’ di compagnia.
I contatti telefonici sono stati circa 3000; il bilancio finale, al di là dei numeri, dal punto di vista umano e sociale, è stato senza dubbio positivo; nonostante molte persone si siano schermite di fronte a telefonate inattese, in tanti, più di 400, hanno particolarmente gradito l’iniziativa, dilungandosi nel dialogo con i loro giovani interlocutori.
Anche fra le stesse persone che non hanno voluto proseguire la conversazione, non sono comunque mancate parole di ringraziamento per la bella iniziativa.
Considerato il particolare momento in cui sono state ideate le attività di Lavori in Comune 2020, la finalità del progetto è stata quello di offrire una sorta di compagnia a distanza da parte delle magliette gialle, per via telefonica, alle persone più anziane, che hanno sperimentato forse in maniera più severa di altri l’isolamento e la solitudine, derivanti dalle misure necessarie per fronteggiare la diffusione dell’epidemia.
Le persone contattate dai giovani volontari e volontarie sono state invitate a fare “quattro chiacchiere”, a raccontare di sé, di come hanno vissuto il periodo di lockdown, se si trovavano sole, se hanno avuto paura, se hanno avuto bisogno di ricorrere al servizio di Pronto Farmaco o della spesa a domicilio o a qualche altro servizio di comunità.
Le telefonate sono state effettuate da tre sedi decentrate del Comune di Ravenna (gli uffici di via Berlinguer, via Maggiore e di San Pietro in Vincoli).
Le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio, durante le telefonate, hanno dimostrato una gran serietà, sensibilità e delicatezza, e hanno sempre mantenuto un comportamento esemplare, anche quando sono state un po’ “strapazzate” da interlocutori diffidenti.
Un particolare ringraziamento va quindi ai 25 volontari, 12 ragazzi e 13 ragazze, che hanno dedicato una settimana del loro tempo a favore di una fascia di popolazione sicuramente più bisognosa di sentire la vicinanza di una voce amica.
Un grazie sentito va anche ai Servizi sociali e alle associazioni di Volontariato che hanno fornito materiale utile per realizzare il progetto.