Ancora in tanti i lavoratori sospesi dal AUSL Romagna perché non hanno fatto il vaccino anticovid. Secondo i dati pubblicati al 7 marzo sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid, ben 137 lavoratori della sanità pubblica.
La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore all’1% in tutti gli ambiti territoriali: sono 0,6% del totale dei lavoratori nel ravennate e la stessa percentuale anche a Cesena, poi 1% rispettivamente nel Forlivese e Riminese.
Nello specifico sono in totale 137 i dipendenti di Ausl Romagna sospesi, tra cui 130 lavoratori di comparto e 10 della dirigenza, oltre a 9 convenzionati.
In particolare, nel Ravennate si tratta di 33 lavoratori di comparto, 3 della dirigenza e due convenzionati, per un totale di 38 sospesi. Nel Cesenate 21 lavoratori di comparto, 2 della dirigenza e 1 convenzionato, per un totale di 24 sospesi. Nel Forlivese 27 lavoratori di comparto, nessuno della dirigenza e 5 convenzionati, per un totale di 32 sospesi, e nel Riminese 47 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 1 convenzionato, per un totale di 52 sospesi.