Nella notte del 14 maggio u.s. la Polizia di Stato ha arrestato cinque cittadini stranieri per il reato di furto aggravato, fatti commessi nella serata precedente in due abitazioni di Lavezzola (RA), dove nel fine settimana era in corso una sagra paesana che aveva richiamato numerosi avventori; nella circostanza gli indagati avevano approfittato della momentanea assenza dei residenti per introdursi nelle abitazioni in maniera indisturbata.
L’operazione portata a termine dagli investigatori della Squadra Mobile di Ravenna è stata avviata nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione e contrasto ai reati, specialmente predatori, effettuati dalle forze di polizia così come stabilito dal Prefetto e dal Questore di Ravenna e si inserisce in un più ampio scenario investigativo coordinato dalla Procura della Repubblica di Ravenna.
Infatti, le articolate indagini avevano permesso di individuare e monitorare i movimenti del gruppo di soggetti specializzati nei furti in abitazione, che con particolare abitualità e metodica si spostava nelle aree del forese, prevalentemente in luoghi a bassa densità abitativa, individuando e colpendo gli obiettivi – solitamente case private – ritenuti di maggior interesse sia per l’assenza di sistemi di sicurezza passivi che di particolare pregio, quindi con prospettiva di maggior profitto.
Il modus operandi utilizzato al fine di minimizzare il rischio di controlli, consisteva nel raggiungere la zona prescelta in auto, ove i soggetti “operativi”, muniti dei necessari attrezzi per l’effrazione di porte o finestre, scendevano muovendosi a piedi nei campi, mentre l’autista si allontanava in attesa di essere richiamato per il recupero dei complici una volta portati a termine i furti.
Nella notte del 14 è scattato il blitz della Squadra Mobile in una abitazione alla periferia di Ravenna, ove gli arrestati erano appena rientrati con il bottino (monili in oro, orologi di pregio e circa 7.000 euro in contanti), ricavato dei due furti commessi a Lavezzola.
Il rinvenimento di refurtiva proveniente da altri episodi e gli elementi indiziari e probatori raccolti nei confronti del gruppo nel corso della complessa indagine, ha permesso di contestare loro oltre una decina fatti consumati o tentati nel circondario.
Le indagini proseguono con analisi e verifiche finalizzate all’individuazione di ulteriori furti in abitazione riconducibili al sodalizio, mentre gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Ravenna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.