E se da un lato può sembrar strano che proprio in riva all’adriatico risieda una tra le prime associazioni sportive di una disciplina per lungo tempo, e in parte ancora oggi, comunemente ed erroneamente associata alla sola pratica in ambiente montano, dall’altro i numeri attuali della FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana) chiariscono come la nostra regione abbia invece costantemente consolidato nel tempo quella che, negli anni 90, fu l’intuizione di un manipolo di visionari. Ad oggi infatti l’Emilia Romagna è la seconda regione italiana come numero di climbers tesserati (circa 7 mila) dietro solamente al Piemonte e davanti invece alla Lombardia e al Veneto.
Una storia, quella dell’Istrice, che in realtà parte ancor prima del 1990, anno nel quale fu costituita l’associazione; era infatti il 1989 quando il ravennate Emilio Borin, il “boss” o il “filosofo” tra i vari soprannomi collezionati nel tempo, già pubblicava la guida “Arrampicare in Romagna” dedicata alle falesie di Moia, Pietramora e Bagnolo, quest’ultima proprio il luogo dove il frequente rinvenimento di penne di istrice suggerì il nome per la nascitura associazione. Nelle cronache sportive di quegli anni è impossibile poi non imbattersi in un altro nome ricorrente ovvero quello di Oscar Amici, primo atleta ravennate a raccogliere successi in campo nazionale ed internazionale e le cui gesta sportive correvano di pari passo con la creazione nella nostra città dei primi “muri” da allenamento: nel 1991 la parete al Body 2000 del Centro Podium e poi finalmente nel 1992, all’allora Oasi Park di Marina di Ravenna, il primordio di quella torre di arrampicata, successivamente implementata e ristrutturata, che ancora oggi è in pieno servizio in Via del Marchesato. Oltre alle migliaia di appassionati e a svariate decine di giovani atleti agonisti di alto livello che hanno partecipato e primeggiato con la maglia giallorossa a numerose competizioni nazionali e internazionali in questo trentennio, l’Istrice ha poi sfornato un altro personaggio che ha dedicato buona parte della sua vita alla promozione e alla diffusione di questo sport; stiamo parlando del ravennate Ariano Amici, già 4 volte presidente della FASI ed oggi in odore di un altro prestigioso incarico nell’ambito della stessa federazione.
Al fine di conservare la documentazione storica dell’associazione e valorizzare al meglio il contributo che tutti gli atleti, i dirigenti o gli appassionati hanno fornito allo sviluppo dell’arrampicata sportiva nell’arco di questo trentennio, l’Istrice sta lavorando alla creazione di un archivio digitale (foto, articoli di giornale, comunicati stampa ecc), che verrà reso fruibile a tutti nella nuova struttura polifunzionale che sta nascendo nella darsena di città.
L’inaugurazione del nuovo complesso sportivo, dotato di sala boulder, area studio e palestra, sarà celebrata nel 2021, anno nel quale dovrebbero prendere il via, con il contributo del Comune, anche i lavori per la realizzazione della parete speed a Marina di Ravenna.
“Avremmo ovviamente voluto festeggiare questa giornata insieme a tutti i nostri soci ed atleti, magari in darsena all’interno della nostra nuova casa, nata soprattutto grazie alla scommessa di Corrado Riva e all’inventiva di Cristiano Mechelli; – ha dichiarato Max Borghi vice presidente dell’Istrice – rimandiamo il tutto al 2021 quando speriamo di realizzare, anche con la parete speed di Marina di Ravenna, uno dei centri più completi a livello nazionale per la pratica di questo sport”
“Sono molto felice di festeggiare il compleanno dell’associazione Istrice – ha detto l’assessore allo Sport del Comune di Ravenna Roberto Fagnani – che promuove uno sport, quello dell’arrampicata sportiva, diventato disciplina olimpica con le prime gare previste a Tokyo 2020, purtroppo rinviate per l’emergenza sanitaria. Sono certo che il futuro riserverà alla compagine sportiva nuove soddisfazioni e il raggiungimento di ulteriori traguardi che auguro con straordinaria vicinanza e partecipazione, considerando anche la mia passione verso questo sport”.