“Siamo tutti veicolo di speranza e di pace. Ma siamo soprattutto veicolo di trasmissione della memoria e della testimonianza di chi ha rischiato la propria vita per la\le vita\e altrui. Quando le vite altrui però, sono 5200, allora diveniamo veicolo del ricordo di un EROE, un eroe chiamato Giorgio Perlasca…”
In occasione della giornata della commemorazione delle vittime dell’Olocausto, l’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) sezione di Ravenna, vuole veicolare nonché trasmettere l’odierna testimonianza video di Franco Perlasca figlio dell’eroe Giorgio. Colui che durante il secondo conflitto mondiale, fingendosi Console Spagnolo, riuscì a salvare la vita a 5200 ebrei destinati alla deportazione. Era l’inverno del 1944, ad un passo dall’alba del 1945, quando, a Budapest, un comune cittadino Italiano, grazie a circostanze e momenti favorevoli, finse di essere un Diplomatico Spagnolo. Figura Istituzionale dell’epoca che avrebbe potuto garantire a 5200 Ungheresi di religione ebraica, la salvezza, e così fu. Questa in breve, la storia di un grande eroe Italiano divenuto anche un film.
Grazie alla sensibilità nonché grande disponibilità del socio ANCRI Cav. Franco Perlasca, l’associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana di Ravenna, si promette di divenire nel prossimo futuro, messaggero della memoria di un grande eroe Italiano, volendo veicolare per il tramite del figlio Franco, le gesta eroiche del padre Giorgio nelle scuole Bizantine, come da testamento spirituale lasciato proprio dal Perlasca: “Vorrei che la mia storia venisse ricordata dai giovani affinché, sapendo quello che è successo, sappiano anche opporsi a violenze del genere qualora dovessero ripetersi.”.
Un viaggio itinerante nelle “case educative” della nostra futura generazione, perché sono e saranno proprio i nostri giovani, i futuri messaggeri del vero significato della parola fratellanza. Ed è proprio nelle mani, nei cuori e nelle menti dei nostri figli, che riponiamo la fiducia per un mondo migliore. Così, il presidente dell’ANCRI di Ravenna Cav. Pasquale Iacovella, pone a tutta la comunità ebraica Ravennate anche a nome del consiglio direttivo e dei soci tutti, la vicinanza più sentita e cordiale unitamente ad un abbraccio, simbolo eccelso di fratellanza e di amore verso il prossimo.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”– Primo Levi