L’argine del fiume Lamone sarà in gran parte da ricostruire. Dove non è crollato, in diversi punti presenta crepe e fessurazioni anche profonde. Sono iniziate nei giorni scorsi le verifiche lungo l’alveo fluviale per calendarizzare tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza immediata del fiume e per iniziare a ideare il nuovo corso d’acqua dopo che l’attuale si è dimostrato non più idoneo ad affrontare gli eventi climatici.
I sopralluoghi saranno anche necessari per capire la dinamica degli eventi verificatisi fra il 16 e il 17 maggio, le varie rotture, cosa può averle causate, se e come si potevano limitare i danni.