L’arcivescovo ha pregato per chi è morto solo e senza il conforto dei sacramenti a causa dell’emergenza sanitaria. Una Messa in particolare per tutti coloro che non hanno potuto avere un funerale cristiano e la vicinanza dei loro cari a causa dell’emergenza sanitaria. L’ha celebrata questa mattina al Sacrario dei caduti del cimitero monumentale l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, assieme a don Lorenzo Rossini, parroco di San Giuseppe Operaio. Un segno visibile di vicinanza e speranza nella vita eterna per chi è morto e per tutti i loro cari nel giorno nel quale la Chiesa celebra la Commemorazione dei Defunti.
“Non c’è nella natura umana la possibilità di vincere la morte e risorgere – ha detto mons. Ghizzoni nell’omelia –. Noi ce l’abbiamo solo in Cristo che ha preso su di sé la nostra natura umana. Lui ha anticipato la sua vittoria sulla morte e sta chiamando anche noi a prepararci alla vita eterna. Col Battesimo siamo chiamati a questa realtà con chi ci ha preceduto nella vita di fede e di carità. Come lui ci dice infatti: ‘quel che avete fatto a uno solo di questi piccoli l’avete fatto a me’. E così ogni nostro gesto di carità, di amore di cura al prossimo sarà tenuto in conto”.
Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo ha benedetto le tombe dei caduti del Sacrario e si è recato poi nel campo delle monache carmelitane, alla tomba dei sacerdoti diocesani e dei vescovi e infine nella zona dove sono sepolte alcune suore della Piccola Famiglia e alcuni ospiti dell’Opera Santa Teresa per benedire anche quelle.
Nei giorni scorsi inoltre l’arcivescovo, monsignor Lorenzo Ghizzoni, ha designato don Bartolomeo Nwabeke, amministratore parrocchiale di San Pier Damiani.
Don Bartolomeo Nwabeke è nato a Eziama Antiga (Nigeria) nel 1980 ed è stato ordinato sacerdote nel 2010.
Nel suo ministero pastorale sarà coadiuvato dai due diaconi Edo Assirelli e Pierangelo Martini ma anche dalla comunità salesiana per la formazione dei catechisti e degli animatori della pastorale giovanile.
Don Sante Bertarelli, già parroco di Longastrino, andrà in aiuto alla comunità di San Nicolò di Argenta come collaboratore parrocchiale.