Il sindaco Michele de Pascale ha pubblicato ieri sul proprio profilo Facebook istituzionale un appello a tutti i cittadini di seguire, soprattutto nel weekend, le regole di contenimento della diffusione del Coronavirus:
“Carissimi cittadini e cittadine, in questi giorni stiamo cercando di darvi tutte le informazioni necessarie al fine di fronteggiare questa emergenza che sta coinvolgendo in maniera inedita il nostro territorio. Però ci tengo a mandarvi un messaggio in particolare, perché SONO MOLTO PREOCCUPATO PER LA SITUAZIONE CHE SI PUÒ CREARE NEL PROSSIMO WEEKEND. Nello scorso weekend abbiamo visto, già in presenza di norme che lo vietavano, grandissimi assembramenti nei nostri lidi, nei parchi, nelle piazze.
Questo comportamento, in questo momento, è irresponsabile e RISCHIA DI METTERE IN SERISSIMO PERICOLO LA SALUTE DI CHI LO COMPIE, MA ANCHE DEI SUOI AFFETTI E DELLE PERSONE VICINE.
Non costringete le istituzioni a dover prendere in tal senso misure drastiche. Agiamo tutti in maniera responsabile.
NON È CONSENTITO DI SPOSTARSI IN AUTO PER FARE PASSEGGIATE O PER FARE ATTIVITÀ MOTORIA. Se si deve fare una passeggiata lo si fa in luoghi isolati attorno a casa propria. Stessa cosa per l’attività motoria. NON È CONSENTITO SPOSTARSI PER ANDARE AD AFFOLLARE LUOGHI CHE RISCHIANO DI DIVENTARE PERICOLOSI.
Sappiamo quanto siamo tutti affezionati ai parchi, alle nostre pinete, alle nostre spiagge, ai nostri lidi. Non è questo il momento di frequentarli.
Questo weekend, quindi, abbiamo già pronti provvedimenti anche più duri che già nelle prime ore di sabato potremmo adottare, laddove ci accorgessimo che non si stanno attuando comportamenti corretti.
E quindi lo ripeto, ve lo chiedo per i nostri anziani e per la nostra comunità, NON AFFOLLATE LE SPIAGGE, I LIDI, I PARCHI E LE ZONE DI FRUIZIONE. È un atteggiamento irresponsabile che mette in pericolo voi e gli altri”.
L’appello è diretto in particolare nella zona di San Zaccaria, dove si sta registrando una presenza maggiore di pazienti positivi.
Fra gli ultimi casi riscontrati, un paziente si è rivelato essere un dipendente dell’Ausl Romagna in servizio al Medical Center, day surgery. L’uomo, alla presenza dei primi sintomi, era già a casa in via precauzionale dal 6 marzo scorso. L’intero reparto di pertinenza dell’operatore è stato sottoposto a controlli, isolamento e igienizzazione
Continuano, com’era purtroppo prevedibile, ad aumentare i casi positivi al Maria Cecilia Hospital.
Si tratta di due uomini, un paziente di 80 anni della provincia di Ferrara ricoverato in Chirurgia Vascolare e uno di 84 anni della provincia di Ravenna ricoverato in Aritmologia, e di due donne di 69 e 88 anni – rispettivamente della provincia di Ferrara e Ravenna – ricoverate nel reparto del Piede Diabetico. I pazienti erano già stati precauzionalmente spostati in area separata dagli altri degenti, al fine di garantire la sicurezza e l’igienizzazione degli altri reparti. I pazienti non sono in terapia intensiva, e le loro condizioni sono stabili.
Il tampone effettuato mercoledì su un medico, già in quarantena domiciliare in via precauzionale dalla mattina del 6 marzo scorso, è risultato positivo. Un secondo operatore, che dal 3 marzo non frequenta la struttura ospedaliera, a seguito di una variazione delle condizioni di salute registrata quando si trovava già presso il proprio domicilio è stato sottoposto a tampone, che è risultato positivo.
Continua l’attività di gestione della sicurezza di utenti e personale ospedaliero al Maria Cecilia Hospital, che aveva già adottato tutte le disposizioni previste dalla normativa nazionale e regionale, compresa la creazione di un rigido Triage intraospedaliero all’ingresso con misurazione della temperatura tramite termometro ad infrarossi, anamnesi epidemiologica e clinica, oltre all’igienizzazione delle mani per utenti e personale sanitario. Tutte le aree e i reparti dell’ospedale sono sempre sottoposti a disinfezione e igienizzazione totale. Permane la disposizione di accesso di un solo visitatore per singolo paziente negli orari di visita. Non sono consentite le visite dei pazienti ricoverati nel reparto di Terapia intensiva.