“L’Anima di Dante”, la scultura ospitata da circa un anno nel cortile della Biblioteca Oriani, realizzata dall’artista Mauro Fragorzi con l’aiuto di Sergio Iervasi, è visibile dal dicembre scorso grazie alla mostra monografica “L’Urlo di Dante, per la quale è stata realizzata.
L’opera rappresenta l’anima del Sommo Poeta, solo parzialmente visibile in volto, con le mani conserte in un abbraccio auto-consolatorio, ma in una posa che lo vede fiero, pronto a percorrere un nuovo viaggio, questa volta non con la sua mente, così attiva politicamente e culturalmente, o con il suo corpo, così provato da tante traversie, ma con il suo spirito, da sempre devoto e pervaso da una profonda fede, libero dalle sue spoglie terrene.
L’artista ha deciso di donare l’Opera alla Fondazione Casa di Oriani, e di conseguenza alla città di Ravenna, per onorare la memoria di Durante Alighieri e ringraziare le persone che negli ultimi anni hanno dato valore al suo lavoro artistico.
Mauro Fragorzi, che ha esposto nel chiostro dell’Oriani con due mostre personali (Percorsi Emotivi nel 2015 e l’Urlo di Dante nel 2019), ha così deciso di lasciare una traccia del proprio percorso artistico, scegliendo la scultura più rilevante a livello simbolico. Oltre che per la vicinanza della Biblioteca con la Tomba di Dante, anche per lo spirito che ha animato la realizzazione dell’opera, l’autore ha “visto” e immaginato la stessa proprio negli spazi dov’è attualmente esposta.
Si ringraziano anche il Comune di Ravenna e l’Assessorato alla Cultura per avere concesso la disponibilità del giardino “Rinaldo da Concorezzo”, offrendo così alla scultura la sua” naturale” collocazione: L’Anima di Dante infatti guarda verso la Basilica di San Francesco, che custodisce le ossa del Poeta e i fondamenti del suo spirito.
Insieme a Sergio Iervasi, con il quale è riuscito a realizzarne la struttura (alta circa 2 metri), e che lo ha aiutato nella parte tecnica, l’artista ringrazia altresì Erica Billi, Marco Morigi e Francesco Oppido che lo hanno sostenuto in alcune fasi della lavorazione.
Sotto alla Scultura una frase dell’artista Mauro Fragorzi accompagna l’opera:
“Forse è qui… stanco di tutto il suo vagare, oppure da uomo libero, alla sua terra è voluto tornare… Di certo queste son le stelle che hanno illuminato il suo, ed il nostro cammino.”
In questo momento in cui Dante è e sarà sempre più elemento centrale della nostra città, l’artista ama ricordare che prima di tutto è stato un uomo, con le sue forze e le sue debolezze, che ha saputo donare opere di incredibile bellezza all’umanità e per questo va ricordato, onorato e rispettato.