Razionalizzare gli spazi dell’Università, per ridurre le spese per uffici e aule sparsi in luoghi diversi della città. La crescita del campus universitario di Ravenna è costante, grazie anche all’impulso decisivo di Medicina e Chirurgia e allo sviluppo degli altri corsi di laurea, tuttavia da Bologna ora arriva un campanello d’allarme. Durante la sua ultima visita in occasione dell’inaugurazione dello studentato a Santa Teresa, il Rettore Giovanni Molari ha spiegato che vorrà iniziare con l’amministrazione comunale ad impostare un progetto di ottimizzazione dello sfruttamento degli spazi. A prescindere dall’aumento dei costi delle bollette, un campus a macchia di leopardo per la città inizia ad essere un onere impegnativo per Bologna, che al contempo però vorrebbe allestire in centro un’aula magna di riferimento. In questo senso era stato indicata l’ipotesi di San Domenico, da restaurare con i fondi del PNRR, anche se al momento per l’ateneo non sembra essere una priorità. Al contrario dei collegamenti ferroviari Ravenna-Bologna, che l’Alma Mater chiede di potenziare, per far fronte anche al problema degli affitti in entrambe le città, facilitando gli spostamenti degli studenti pendolari.