La valorizzazione delle eccellenze gastronomiche del territorio è tra le principali finalità dell’Accademia Italiana della Cucina: è in questa prospettiva che la Delegazione di Faenza dell’Accademia, guidata dal Delegato Leonardo Colafiglio, nel corso di una serata di gala ha assegnato a tre realtà imprenditoriali cittadine altrettanti prestigiosi riconoscimenti nazionali. I premi sono andati a Paola Severino, titolare di Delithia Srl per il prodotto “Lo scalogno romagnolo sott’olio” (Premio Dino Villani); all’attività artigianale “Il Mattarello” di Stefania Olmeti, per la sua produzione di pasta fresca (Premio Massimo Alberini); al ristorante Manueli di Alieto Guerrini, per aver contribuito in modo significativo alla conoscenza della buona tavola tradizionale regionale (Premio Giovanni Nuvoletti).
A sottolineare l’importanza della serata, erano presenti alcuni esponenti di primo piano dell’Accademia: il Segretario generale e Tesoriere nazionale Roberto Ariani, il Consultore Nazionale e Delegato di Imola Antonio Gaddoni, il Direttore del Centro Studi territoriale Romagna e Delegato di Ravenna Davide Rossi e il Coordinatore territoriale Romagna e delegato di Riccione Fabio Giavolucci che hanno sottolineato il ruolo dell’Accademia, istituzione culturale della Repubblica Italiana, nel “salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina italiana, la cultura della civiltà della tavola, espressione viva e attiva dell’intero Paese”, come affermò il suo fondatore Orio Vergani.
Soddisfazione per i riconoscimenti assegnati a tre realtà del territorio e di incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa sono state espresse dal sindaco Massimo Isola. Relatore della serata il prof. Matteo Tambini, esperto di enogastronomia.