Al Conservatorio “G. Verdi” di Ravenna si sta svolgendo il Laboratorio di ottoni a cura del trombettista Gregory Jones, docente di Ottoni e musica d’insieme e attualmente Associate Dean al College of Music della Florida State University. Jones è un nome di assoluto rilievo nel panorama della musica per ottoni. Ha tenuto concerti in tutto il mondo e ha collaborato con grandi artisti del calibro di Wynton Marsalis e Joshua Bell.
Alla masterclass hanno preso parte gli studenti delle classi di ottoni del Conservatorio ravennate e diversi studenti esterni, tra i quali i ragazzi della locale Scuola media ad indirizzo musicale “Don Minzoni”. Dopo aver presentato la compagine degli ottoni della sua Università, l’artista americano ha lavorato in modo spontaneo e accattivante con i partecipanti, curandone la tecnica, ascoltando i loro brani solistici e lavorando sulla musica d’insieme. Una bellissima iniziativa che crea un primo legame con l’Università americana, con la quale il Conservatorio ravennate intravede già progetti futuri di collaborazione, nel quadro degli intenti di internazionalizzazione che il neo-statizzato istituto sta conducendo sotto la guida di Anna Maria Storace: il direttore ha fortemente sostenuto negli ultimi anni la valorizzazione della compagine degli ottoni, istituendo, tra le altre cose, la classe di bassotuba. «La tuba è uno strumento di nuova generazione e i tempi potrebbero essere maturi per considerarlo un astro nascente sia nel repertorio solistico sia in quello per orchestra, e merita di essere valorizzato», ci racconta il docente di bassotuba Gianmario Strappati, il quale ha stabilito il contatto con Gregory Jones: presente come triennio accademico, corso propedeutico e corso libero da soli due anni nel Conservatorio ravennate, l’insegnamento ha già avuto molto successo in termini di iscrizioni e di collaborazione con le altre classi. Il momento è propizio anche in ragione della positiva e fruttuosa interazione che si sta realizzando all’interno del Dipartimento di fiati coordinato dal maestro Stefano Franceschini, il quale è responsabile anche del progetto Erasmus e dell’internazionalizzazione delle attività del Conservatorio.
L’evento si chiuderà con un concerto presso la Chiesa di San Romualdo a Ravenna (ore 19): gli ottoni del Conservatorio si uniranno agli alti strumenti a fiato della nuova ma già ampiamente operativa Orchestra di Fiati del Conservatorio “G. Verdi” (nata nel 2019), diretta dal maestro Franceschini, proponendo interessanti musiche di autori contemporanei: Gustav Holst, Jacob De Haan, Thomas Doss, Otto M. Schwarz, Jan Van der Roost, Arturo Márquez. L’Orchestra di fiati si compone di una cinquantina di strumentisti e sarà valorizzata in tutte le sezioni, alle prese con brani di un elevato impegno esecutivo. Si segnalano in particolare lecomposizioni Traffic di Thomas Doos, che descrive la quotidiana follia del traffico in una città piena di macchine, rumore e gas di scarico, e la storia fantastica di Jules Verne Around the world in 80 day, messa in musica dal compositore tedesco Otto M. Schwarz per concert band, un vero e proprio cinema per le orecchie.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.