Un laboratorio in diretta a cura dell’Associazione Dis-ORDINE nell’ambito del Concerto in Memoria delle Vittime dell’Olocausto di Emilia Romagna Concerti
L’appuntamento è per mercoledì 26 gennaio, alle ore 21, al Ridotto del Teatro Alighieri.
l Giorno della memoria fu istituito il 27 gennaio 1945, poco meno di un anno dopo la “liberazione” di Auschwitz.
Ad Auschwitz ogni principio di identità e di esistenza era stato sepolto sotto cataste di cadaveri:
il 17 ottobre del 1944 Birkenau era stato teatro del più sanguinoso pogrom della storia: 1390 fra artisti e intellettuali furono passati su per i camini. La nostra memoria è pigra: il rischio di farne un monumento, di renderla oggetto di devota ma mera celebrazione, di creare un ghetto nel ghetto, di spegnere insomma il fuoco ardente della storia nel gelo della cronaca, è alto.
Sarà che l’arte dello storico è soprattutto quella di dimenticare, ma sto ancora con Elena Loewenthal, scrittrice amica, ebraista di vaglia, che già 8 anni fa, in un polemico pamphlet invitava semmai ad allontanare quel giorno dai nostri cuori e invocava invece il diritto di dimenticare l’obbrobrio, di celebrare il Giorno dell’Oblio. (Eugenio Baroncelli)