La zona di via Lapi a tre mesi dall’alluvione sembra far parte di una città fantasma. Domina il silenzio nelle strade vicino al fiume, interrotto dalle cicale e dal rumore di qualche auto di passaggio. Le abitazioni vuote. I proprietari che cercano di capire se sia più conveniente abbatterle e ricostruirle o tentare di recuperarle. In alcuni appartamenti si prova a lavorare: colpi di martello, trapano, badili che strisciano sui pavimenti oppure rumore di condizionatori e stufe accese per cercare di asciugare le pareti, idropulitrici per tentare ancora di togliere il fango.