“Ciao… Nǐhǎo. ¡Hola! Çkemi? Ci presentiamo: siamo un gruppo di giovani adolescenti, italiani, cinesi e di altre nazionalità, da diversi quartieri della città e frazioni del forese, ragazzi di parrocchia o di estrazione laica. Durante l’anno scolastico affianchiamo le maestre italiane e cinesi di Casa Italia-Cina (Piazza Duomo, 4). Facciamo quello che sappiamo fare: giochi, aiuto-compiti, uscite, amicizia… e parecchia confusione. Ogni luglio, siamo gli animatori del progetto estivo interculturale che si svolge in Piazza Duomo 4. Il progetto ha la forma di un Centro Estivo multiculturale, attraverso il quale “Casa Italia-Cina” promuove i valori dell’accoglienza, della reciproca integrazione, dell’amicizia fra i popoli, del dono e del volontariato. Le attività: lingua cinese con insegnanti madrelingua per bambini e ragazzi cinesi nati in Italia e per i loro coetanei italiani, lingua italiana per minori cinesi appena arrivati in Italia, kung-fu e danza del leone per tutti. Con le quote di partecipazione al progetto, le famiglie dei bambini attuano una forma di “Sostegno a Vicinanza” per le attività di Casa Italia-Cina (www.casaitaliacina.it), attivo in tre Province Romagnole dal 2003, avviato a Ravenna nel 2021 dai nostri educatori, Paolo Marasco e Stefano Santoro (La Piccola Famiglia di don Giuseppe Dossetti). Facciamo volontariato per un progetto sostenuto dalla Chiesa e dal Comune insieme, con i doni di ristoratori e aziende italiane e cinesi, tutta gente del nostro territorio. Mentre si studia e si gioca, si porta avanti – sempre insieme – un discorso politico. Nel senso alto della parola.
In questa ottica, la visita di Ouidad Bakkali lunedì 15 luglio us, ravennate di orgine marocchina, già assessore comunale e oggi deputata alla Camera, ha incontrato i bambini delle elementari, i ragazzi delle medie e infine i giovani animatori del Progetto. Giovani ravennati di provenienze linguistiche e culturali differenti, come pure i nostri bambini variopinti come noi, sono stati provocati dalla storia personale della nostra onorevole ospite. Storia paterna di migrazione e di viaggio, oltrepassando le “Colonne d’Ercole” dello stretto di Gibilterra, non per omerica tracotanza ma per il bisogno che i giovani hanno di andare oltre. Storia materna di difficili inserimenti linguistici e culturali. Storia di bambine e di ragazze che crescono in Italia e che, crescendo in consapevolezza, non accettano di essere metà e metà, “ma tutt’intera, 100% italiana e 100% marocchina”. Ouidad ha parlato di tanti di noi, mentre parlava di sé: il “consiglio di orientamento che punta in basso”, “perché è meglio fare un percorso per trovare un lavoro presto”; il “come ti chiami? Come si scrive?” e la storpiatura immancabile del nome; il nome italiano negli anni della scuola, pur di non sentirlo sempre storpiato, per essere il meno possibile diversi dagli altri; ma anche, “grazie alla coesione sociale della nostra città: il basket, i compiti insieme, l’amicizia, la passione politica”. Oudidad ci ha detto che lei fa politica e che anche noi facciamo politica. Che è politica lavorare con i bambini e lavorare su sé stessi sull’accoglienza reciproca, sulla capacità cooperativa, sulla complessità delle nuove identita interculturali (“ti senti italiano o ti senti cinese?”…un bambino di 10 anni le ha risposto “è quello che mi sono sempre chiesto da piccolo! La Cina non l’ho mai vista e mi piace la piadina! Parlo cinese in casa e italiano a scuola, mangio il riso con le bacchette ma mi piace giocare a calcio!”). Che è politica lavorare per superare la paura del diverso e aiutare i bambini multiculturali a cogliere il di più di cui sono portatori.
Il progetto estivo interculturale, rivolto a 60 minori ravennati dai tratti somatici mondiali, coinvolge circa 30 volontari, la maggioranza giovani animatori delle scuole superiori. Il Centro di luglio, alla sua terza edizione, si chiama “Kung-fusion La Terra di Mezzo”. Terra di Mezzo è traduzione letterale di 中国(Zhōngguó= Cina). “Kung-fusion sta per confusione” e per fusione attraverso laboratori marziali e linguistici cinesi utilizzati come gioco e pretesto di incontro. Kung-fu è 功夫 (gōngfu=arte di far bene le cose). Terra di Mezzo è terra franca fra culture, provenienze e lingue. È pure punto di incontro sinergico fra l’anima laica e l’anima cattolica della nostra città. L’attività, laica nei suoi contenuti e nelle sue finalità, si svolge i palazzi e cortili storici della Chiesa Cattolica di Ravenna, offerti dalla volontà dell’Arcivescovo ad un utilizzo educativo, secondo le loro antiche finalità, ma aggiorati alle moderne sfide etiche del nostro tempo. Apprezzato e sostenuto direttamente dal Comune di Ravenna, noi giovani ci sentiamo protagonisti della Ravenna che ama l’integrazione, città con tradizione di porto e di scambio, città di lingue e popoli che hanno fatto la storia, esperta di varietà come di mosaico.
Ancora una cosa! Dal 28 luglio al 1° agosto 2024 Casa Italia-Cina organizza un campo-scuola breve in preappennino. L’esperienza è proposta a bambini e ragazzi dai 10 ai 13 anni. Per info e iscrizioni (entro mercoledì 24 luglio o a esaurimento posti): Paolo 320.350.8723. Per volontariato (estivo e invernale): Stefano 328.449.1531
Volevamo solo dirvelo. Che noi giovani ci siamo. E guardiamo al nostro futuro. Grazie… Xièxiè. Muchas gracias. Faleminderit.”