Il TAR ha dato ragione e ha accolto il ricorso del Consorzio Ravenna Incoming sull’aggiudicazione del bando del Comune per la gestione dei servizi di informazione e accoglienza turistica.
Da quando emerge dall’ordinanza della Tar è stata accolta la richiesta di sospensiva dell’aggiudicazione della gara che in aprile era stata aggiudicata alla società fiorentina Sand Tour. Quest’ultima non potrà subentrare dall’1 ottobre nella gestione dei servizi, che resteranno in capo a Ravenna Incoming fino a dicembre.
Ravenna Incoming ha chiesto l’annullamento del provvedimento dirigenziale che sancisce l’aggiudicazione della gara d’appalto, il risarcimento del danno subito e il riconoscimento del diritto al pieno accesso a tutta la documentazione relativa all’offerta tecnica presentata in corso di gara da altro soggetto.
Il Tar ha riconosciuto la legittimità della richiesta dell’accesso alla documentazione, specificando che: La Tar “condivide, il diritto di accesso agli atti di una gara d’appalto deve essere riconosciuto anche quando vi è l’opposizione di altri partecipanti controinteressati per la tutela di segreti tecnici e commerciali, in quanto esso è prevalente rispetto all’esigenza di riservatezza (T.A.R. Puglia Bari, sez. III – ordinanza 14/1/2019 n. 49; T.A.R. Calabria Catanzaro, sez. II – 11/9/2015 n. 1467); – che, in proposito, la partecipazione alle gare di appalto comporta l’accettazione implicita da parte del concorrente delle regole di trasparenza e imparzialità che caratterizzano la selezione, fermo restando l’obbligo tassativo per il richiedente l’accesso di utilizzare i documenti acquisiti esclusivamente per la cura e la difesa dei propri interessi giuridici…”
Il bando metteva a gara la gestione di alcuni punti di informazione e accoglienza turistica con prevalente attività di front office, il trattamento ed elaborazione dei dati statistici inerenti le strutture ricettive del Comune, la promozione integrata dei prodotti turistici del territorio. Per un valore totale di circa 1,5 milioni.