La Slc Cgil di Ravenna apprende con grande preoccupazione la decisione di chiudere l’Ufficio Postale di Porto Corsini e chiede un confronto con la direzione provinciale di Poste Italiane. “Constatiamo con rammarico come l’azienda non abbia dato la minima informazione ai sindacati provinciali sulla chiusura. Si sarebbe potuto svolgere un confronto più cogente per capire le motivazioni che hanno suggerito la decisione ed eventuali considerazioni utili a evitarla. L’ufficio è situato a Porto Corsini, che conta nella stagione invernale circa 1.500 abitanti e nella stagione estiva circa 40.000”.
“La distanza dall’ufficio postale di Casal Borsetti (via Delle Viole, 6) è di oltre 9 chilometri e dall’ufficio postale di Marina di Ravenna (via Delle Nazioni, 76) è di ‘solo’ un chilometro in linea d’aria. Proprio quest’ultimo aspetto ci sembra essere stato oggetto di una valutazione fuorviante, se disgraziatamente fatta su mappa, in quanto calandosi fisicamente nel territorio non si può non notare tra Marina di Ravenna e Porto Corsini esiste un canale, attraversabile solo con un piccolo traghetto. Le difficoltà e il disagio verrebbero concentrati su queste categorie svantaggiate che nella maggioranza dei casi dovrebbero essere sempre accompagnati da famigliari”.
“Essendo un servizio pubblico pagato dalla collettività, attraverso le regole stabilite dall’accordo di programma tra lo Stato e Poste Italiane, i cittadini si devono sentire come primi azionisti di questa grande azienda a maggioranza pubblica, la quale deve valutare anche i motivi di opportunità che sconsigliano la chiusura di alcuni uffici postali. I servizi pubblici non sono assoggettati esclusivamente al parametro economico, ma devono rispondere anche a logiche di fruibilità distribuita del servizio. Salutiamo con favore la costituzione di un comitato di cittadini che tramite una raccolta di firme ritiene sbagliato e penalizzante per la Comunità la chiusura dell’ufficio postale. Contro la chiusura dell’ufficio postale, l’amministrazione comunale ha già svolto due incontri con una delegazione di Poste Italiane ribadendo la contrarietà alla chiusura. Ci sfugge pertanto ogni buona ragione di questa operazione e chiediamo la revoca della decisione di chiusura dell’ufficio postale di Porto Corsini e la dotazione di uno sportello automatico di erogazione banconote (Postamat) a tutto vantaggio dell’immagine, operatività e redditività di Poste Italiane. La Slc Cgil di Ravenna sosterrà e aderirà a tutte le iniziative che verranno messe in campo per scongiurare la chiusura, comprese interpellanze parlamentari o ricorsi al Tar”.