Domani la scrittrice norvegese Hanne Ørstavik sarà ospite del Tempo Ritrovato alla Biblioteca Classense alle 18. L’autrice, finalista del National Book Award, parlerà di “Amore” (Ponte alle Grazie) dialogando con Stefano Bon e Matteo Cavezzali.
«Amore» è la storia di Vibeke e di Jon, madre e figlio che si sono appena trasferiti in un piccolo paese della Norvegia settentrionale. È il giorno prima del compleanno di Jon e al villaggio è arrivato un luna park itinerante. Jon esce per vendere i biglietti della lotteria del suo circolo sportivo e Vibeke è diretta in biblioteca. Da qui in avanti seguiamo i due protagonisti nei loro percorsi separati durante una fredda notte invernale – e intanto l’inquietudine sale. «Amore» ci fa vedere come il linguaggio costruisce la realtà e come madre e figlio possano vivere in due mondi distanti, che non comunicano. Questa lontananza non esiste soltanto fra esseri umani, ma anche dentro ognuno di noi. Ed è questa distanza da sé che può portare in luoghi tragici, da cui è impossibile tornare indietro.
Che cosa hanno in comune le vite dei genitori con quelle dei figli? All’apparenza nulla. Vibeke e Jon vivono nella stessa casa, condividono gli stessi spazi e sono madre e figlio. Tuttavia qualcosa stride con l’idea che li vorrebbe sotto uno stesso tetto per aspirare a essere famiglia.