Nella mattinata di oggi, all’età di 77 anni, dopo una malattia, è scomparso Giorgio Boscherini importantissima figura politica e culturale della città, sindaco di Faenza dal 1981 al 1993. Prima di quell’esperienza politica Boscherini aveva fatto parte del Consiglio comunale dall’agosto del 1975 all’aprile del 1993, rieletto nel 1980, nel 1985 e nel 1990. Da settembre del 1975 a settembre del 1980 ha ricoperto l’incarico di vicesindaco, della giunta di Veniero Lombardi, con deleghe all’Urbanistica e all’Edilizia privata e quello di Presidente della commissione Edilizia negli anni caratterizzati dalla costante crescita economica e demografica della città. A Boscherini si deve infatti, l’impegno per la nascita di interi nuovi quartieri e aree residenziali e servizi educativi sportivi, confermando la capacità di interpretare le esigenze, proprie di quel periodo, della cittadinanza. Sua, ad esempio, l’intuizione della creazione del Polo Ceramico Faenza, convinto della possibilità di affiancare alla tradizione della ceramica artistica manfreda anche le potenzialità di quella industriale.
Nel campo della cultura, della quale Boscherini era grande esperto, in particolar modo di quella ceramica; innumerevoli le mostre di importante caratura portate in città, potendo contare sull’amicizia che lo legava a intellettuali e artisti faentini ma anche con l’allora giovanissimo esperto e critico Vittorio Sgarbi, più volte a Faenza grazie proprio a Boscherini al quale lo legava un’amicizia speciale. La sua grande passione e profonda conoscenza della ceramica artistica lo aveva portato inoltre a ricoprire, per quattro edizioni biennali di seguito, la presidenza del prestigioso Premio Faenza, dal 1987 al 1993.
“La scomparsa di Giorgio Boscherini al quale ero legato da una sincera amicizia condividendo la passione per l’arte e la ceramica in particolare -dice il sindaco di Faenza, Massimo Isola– è una grande perdita per la città. Giorgio Boscherini è sempre stato un innovatore, un uomo con uno sguardo rivolto al futuro con una idea di città aperta e che non doveva chiudersi solo nelle sue tradizioni ma recepire germi positivi dalle e offrire anche al di fuori dei suoi confini le proprie eccellenze. A lui dobbiamo, tra l’altro, l’intuizione di una Faenza aperta all’internazionalizzazione e nel 1979 diede il via alla stagione dei gemellaggi con municipalità estere, comprendendo l’importanza di stringere rapporti per proficui scambi culturali e commerciali con altre città. A nome della città e a titolo personale mi stringo alla moglie Liviana e alle sue due figlie, Anna e Daniela”.
I funerali di Giorgio Boscherini si svolgeranno nella Cattedrale di San Pietro, il duomo della città, giovedì 6 luglio con partenza del corteo funebre dalla camera mortuaria di Faenza alle ore 15.30.