Nei giorni scorsi si è tenuto a Roma il primo tavolo di confronto per la prosecuzione dell’attività produttiva di Casola Valsenio e delle relative attività estrattive convocato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, a cui hanno partecipato il Ministro Gilberto Pichetto Fratin e il Gabinetto, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ravenna e Saint-Gobain Italia.
Dopo l’incontro, Saint-Gobain Italia esprime “Soddisfazione per il clima di collaborazione dimostrato e rileva una volontà comune di identificare un piano condiviso che consenta il prosieguo delle attività di coltivazione delle cave di gesso,con una prospettiva temporale più ampia, in linea con le logiche di un investimento industriale e nel rispetto della normativa di Rete Natura 2000.
Questo consentirebbe la continuità dell’attività dello stabilimento di Casola Valsenio, punto di riferimento fondamentale per l’industria dell’edilizia sostenibile e per l’economia di un territorio che già oggi vive in stato di emergenza a causa dei recenti eventi climatici” scrive in una nota l’azienda.
Sul fronte UNESCO, è stata fornita la rassicurazione– confermata da recenti dichiarazioni pubbliche del Ministro Pichetto Fratin –che la nomina del Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale a Patrimonio dell’Umanità non rappresenta per il governo un vincolo all’attività estrattiva.