“Siamo orgogliosi di annunciare che durante il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Romagna faentina, la mozione presentata dal portavoce del M5S Andrea Palli, che richiedeva l’introduzione di strumenti di democrazia diretta e partecipazione nello Statuto
dell’Unione (come il Referendum Consultivo, Propositivo ed Abrogativo, l’Iniziativa Popolare a voto consiliare, l’Istruttoria Pubblica, il Bilancio Partecipativo e il Consiglio dell’Unione aperto ai cittadini), è stata votata favorevolmente all’unanimità”
Commenta così il Movimento 5 Stelle il voto positivo al documento presentato nell’assemblea dell’unione per aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita politica del nuovo organo amministrativo.
“Un ottimo risultato che impegna la giunta a portare avanti un percorso virtuoso all’interno delle commissioni preposte. Giunta che si è dimostrata sensibile all’argomento, anche con l’avvio di tavoli dedicati.
Ringraziamo tutti i consiglieri di opposizione e maggioranza che hanno apprezzato e condiviso il nostro documento.
Ora ci batteremo, confrontandoci con tutti gli attori e dando il nostro contributo, perché l’impegno venga rispettato in tutte le sue forme in tempi brevi e disciplinato con un apposito regolamento valido, adeguato e non stringente”.
L’ordine del giorno presentato:
“Premesso che:
- una cittadinanza attiva e la partecipazione diretta dei cittadini alla politica sono espressione di una democrazia sana e viva;
- i cittadini, in numero sempre crescente, chiedono di essere ascoltati, di poter partecipare e influire sulle questioni pubbliche;
- è assolutamente necessario ed indispensabile coinvolgere la comunità nella formazione della volontà politica e nelle decisioni, introducendo nuovi e moderni strumenti che non mettono in discussione o in difficoltà il sistema rappresentativo, ma, anzi, lo integrano e lo completano;
- l’attuale Governo, in tema di Democrazia Diretta, ha istituito un Ministero dedicato.
Preso atto che:
- con il conferimento di tutte le funzioni fondamentali dei comuni all’Unione, ultimato nel Gennaio 2018, l’URF è di fatto l’Ente più importante e con più potere decisionale del nostro territorio. E il proprio statuto ne regolamenta l’attività.
Considerato che:
- all’interno dello Statuto dell’Unione (Titolo VI – Istituti di Partecipazione – Art.58) si fa riferimento solo a Istanze, Petizioni e Proposte;
- alcuni comuni facenti parte dell’Unione, tra cui Faenza, prevedono all’interno dei loro statuti ulteriori importanti misure di partecipazione come i Referendum Consultivi, Propositivi ed Abrogativi;
- in tante realtà si stanno introducendo nuovi metodi di partecipazione dei cittadini alla politica, che spesso sono applicati con notevole successo.
Considerato inoltre che:
- in questi mesi si sta definendo un progetto di riordino Istituzionale dell’Unione della Romagna faentina che prevede la prossima modifica degli statuti comunali e di quello dell’Unione stessa. Più volte i proponenti si sono detti disponibili a ricevere proposte da parte delle opposizioni.
Si chiede al Presidente, alla Giunta e al Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina:
- di prevedere l’inserimento nello Statuto dell’Unione di ulteriori misure di partecipazione e Democrazia Diretta (descritte nell’Allegato e che saranno poi definite con un apposito Regolamento condiviso) come l’introduzione:
- del Referendum Consultivo, Propositivo ed Abrogativo;
- dell’Iniziativa Popolare a voto consiliare;
- dell’Istruttoria Pubblica;
- del Bilancio Partecipativo;
- del Consiglio dell’Unione aperto ai cittadini.”