Si è svolta questa mattina, nel giardino dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, la cerimonia di consegna di un Fiat Fiorino donato a favore dell’Unità Operativa di Radiologia, con l’obiettivo di implementare il servizio di radiologia domiciliare sul territorio della provincia di Ravenna. Si tratta del primo progetto di Radiologia domiciliare in Romagna.
All’evento erano presenti: Paolo Tarlazzi, Direttore sanitario del Presidio ospedaliero di Ravenna; Katia Prati, Direzione Infermieristica e Tecnica di Ravenna; Roberta Mazzoni, Direttrice del Distretto sanitario di Ravenna; Maria Teresa Minguzzi, Direttrice dell’Unità Operativa di Radiologia di Ravenna; Lorenzo Gardenghi, Capo Area Territoriale di Ravenna de La BCC ravennate forlivese e imolese; Claudia Zanzi, donatrice privata; Daniela Toschi, Presidente dell’Associazione A.L.I.Ce Odv.
Il servizio di radiologia domiciliare comprende procedure finalizzate all’esecuzione di esami radiografici tradizionali presso il domicilio dei pazienti non deambulanti e/o non trasportabili, al fine di evitare loro le difficoltà logistiche derivanti dal trasferimento fisico presso gli ambulatori radiologici e rendere meno onerosa l’attività in termini di costi, pur mantenendo eguali livelli di accuratezza diagnostica e di sicurezza e, anzi, valorizzando la risposta assistenziale sul territorio e quindi il processo di umanizzazione delle cure.
Per dare vita al progetto si è resa necessaria l’acquisizione di un veicolo che fosse adeguatamente predisposto a garantire lo spostamento delle apparecchiature e del personale sanitario, per questo La BCC ravennate forlivese e imolese e Claudia Zanzi hanno unito le forze verso un obiettivo comune e, con il supporto dell’Associazione A.L.I.Ce Odv, hanno sostenuto economicamente l’acquisto di un Fiat Fiorino da destinare al servizio di radiologia domiciliare.
“L’importanza di questo progetto, fino a qualche anno fa impensabile – afferma Paolo Tarlazzi – sta nel fatto di contribuire a spostare l’attenzione verso l’importanza dell’assistenza territoriale e ad abbattere le barriere fisiche e mentali dell’Ospedale, da sempre al centro e da sempre caratterizzato dall’offerta di servizi “statici”, per porre invece al centro di tutto il nostro lavoro il paziente”.
“Questo progetto rappresenta una grandissima innovazione nei confronti del territorio, specialmente per un servizio che si immagina possa funzionare solo se fornito e fruito all’interno dell’ospedale – interviene Katia Prati – che invece ora andrà ad operare direttamente sul territorio a favore del concetto di umanizzazione delle cure, offrendo nuove opportunità di sviluppo del servizio”.
“Questa donazione è particolarmente sentita dai nostri professionisti che sono estremamente orgogliosi di aver portato avanti questo progetto, primo in Romagna” dichiara Roberta Mazzoni, che continua “voglio ringraziare tutti per aver supportato questo progetto, che risponderà direttamente ai pazienti più fragili, a coloro che hanno difficoltà a raggiungere l’ospedale e a tutti i nostri ospiti della Provincia; ringrazio sentitamente la BCC, Claudia Zanzi, A.L.I.Ce e tutti i professionisti che hanno permesso l’avvio di questo progetto”.
Interviene poi Maria Teresa Minguzzi: “Ci tengo a ringraziare tutti i donatori, per noi questo dono è molto importante; la Radiologia è da sempre un ponte tra territorio ed ospedale, per questo è nata l’idea di creare un servizio a domicilio, così da poter collegare queste due realtà e permettere di raggiungere chi ne ha bisogno ma fatica ad usufruirne. È un progetto che è stato fin da subito accolto con grande entusiasmo e siamo sicuri che andrà a buon fine”.
“Il sostegno del progetto di Radiologia domiciliare e territoriale – afferma Lorenzo Gardenghi – è di primario interesse; essere vicini alla sanità pubblica conferma l’impegno della nostra banca nei confronti del territorio e rimarca l’impegno verso i soggetti più fragili”.
“Credo molto nella sanità pubblica – dichiara Claudia Zanzi – che in questo momento ha bisogno di un sostegno da parte dei cittadini; stiamo assistendo ad una deriva molto pericolosa verso la sanità privata ed è per questo che ho voluto contribuire con una donazione all’avvio del progetto di Teleradiologia; ho aderito subito con entusiasmo a questo progetto perché ritengo che sia di estrema importanza per la comunità e sono orgogliosa che l’attività parta proprio da Ravenna”.
“La dotazione strumentale del Fiorino – conclude Daniela Toschi – sarà di grande aiuto per la diagnostica a domicilio di persone fragili e con disabilità, per questo noi come Associazione abbiamo deciso di sostenere e facilitare questo progetto”.