Lunedì 20 gennaio, nello stesso giorno in cui cent’anni fa nacque il maestro riminese, l’associazione lughese propone un incontro conferenza per omaggiare il grande regista. Gianfranco Angelucci, sceneggiatore per vent’anni dei film di Fellini, guiderà il pubblico nella visione di spezzoni dei film più celebri e nel racconto della vita del grande regista romagnolo.
Nel 2020 ricorrono i cent’anni dalla nascita di Federico Fellini, considerato unanimemente uno dei più grandi registi della storia del cinema italiano. E proprio in occasione del giorno esatto della nascita, il 20 gennaio, la Pro Loco Lugo, che in passato si è distinta per l’organizzazione e l’allestimento di altre iniziative di respiro artistico-culturale, tra cui, ultima in ordine di tempo, la mostra Rossinissimo, dedicata a Gioachino Rossini, che ha riscosso uno straordinario successo di pubblico, regala alla città uno straordinario evento, che vuole ricordare e omaggiare il regista riminese, ma di fatto vero ambasciatore di tutta la Romagna.
Sotto l’egida del Maestro Giuseppe Montanari, già messosi in luce per l’abile regia organizzativa della mostra su Rossini, lunedì 20 gennaio nel salone della Rocca Estense, alle 18, si terrà un incontro-conferenza dal titolo “Il genio del grande cinema italiano”, in cui il professor Gianfranco Angelucci, sceneggiatore che ha lavorato col maestro per una ventina d’anni, intratterrà il pubblico proponendo numerose sequenze di film diretti da Fellini, quelli che nel 1993 gli hanno permesso di ricevere l’Oscar alla carriera. Per il pubblico sarà una ghiotta opportunità di vedere spezzoni di film celebri e celebrati come 8 e mezzo, Amarcord, La strada, Le notti di Cabiria, La voce della Luna, La dolce vita, ma anche di dialogare per apprendere alcuni gustosi aneddoti su Fellini e sulla sua vita. L’ingresso è libero.
“In tanti potrebbero chiedersi perché un’associazione di Lugo omaggia un regista riminese – afferma Cristiano Cavolini, presidente della Pro Loco Lugo – che non ha avuto tanti punti di contatto con la nostra città. La risposta è che qui parliamo di un regista di grandissimo livello, che ha scritto con i suoi film memorabili pagine di storia del cinema, con una satira, una malinconia, uno stile visionario con pochi eguali. E allora ci è sembrato giusto, ritenendolo un testimone della nostra Romagna, del nostro territorio, rendergli questo omaggio, piccolo ma prezioso, affidandoci ad una guida di assoluto spessore come Angelucci, che di Fellini conosce tutto. Anche la cultura per noi è strumento per veicolare e promuovere un territorio”.