Con il gettone numero 392 della Sagra di Pentecoste forzatamente stoppato a poche settimane dal via dalla devastante alluvione dello scorso maggio, la ripartenza della Pro Loco di Castel Bolognese si chiama ‘Pentecoste Castèl tè bota’. Dal 14 al 17 settembre, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con il supporto della BCC della Romagna Occidentale, il cuore di piazza Bernardi tornerà a pulsare a festa. Un segnale importante di ripresa dopo gli ingenti danni provocati dall’acqua alla città, ai locali e alle attrezzature utilizzate per le logistiche delle varie manifestazioni nel centro storico.
Il 14 settembre si comincerà alle ore 19 con l’apertura dello stand gastronomico, pronto a distribuire specialità e manicaretti rinomati in tutta la Romagna, e l’aperitivo di inizio festa. Alle 20.45, riflettori puntati sul palco per il ‘Galà di danza e ginnastica ritmica’ presentato da Agorà Danza, Danza & Danza e Il Cigno. Al termine, spazio al format ‘Musica per Caso’ fino a tarda sera tra stand, aperitivi e show a sette note curati da ‘Go! Giovani Operativi’, una realtà impegnata anche ai fornelli per alcune interessanti aggiunte al menù tradizionale come il pollo fritto, la polenta ai funghi e le proposte vegane. Il 15 si partirà alla stessa ora con la ‘Degustazione con delitto – Bere un calice di vino può essere pericoloso?’. Un quesito a cui dare risposta insieme al noto sommelier Alessandro Dalmo, protagonista del romanzo giallo ‘Il caso Matias Ora’, tra indizi e false prove. Un appuntamento della durata di un’ora su prenotazione (tel. 338.1274770 con quota di partecipazione di 15 euro). Il pacchetto comprende quattro calici di vino, una copia del romanzo e il premio al miglior detective che si aggiudicherà la visita e la degustazione in una cantina della ‘Strada della Romagna’ a cura di ‘Strada del Sangiovese’. Dalle 20.30 ‘Basterdjazz’ in concerto e dj Fabio Marchi in consolle. Alle 21 ecco ‘Castello di Moda’, sfilata con imprese e attività locali coordinata da Claudia Bellini. Una serata presentata da Laura Miuccia Padovani che prevederà pure la premiazione del concorso ‘Lo stilista di domani’. Il 16 tutto pronto già dal pomeriggio con la ‘Caccia al tesoro fotografica’ dell’Associazione Genitori con tanto di merenda a tutti i partecipanti e premi alle prime tre squadre classificate. In contemporanea, ecco la visita guidata ‘Mura e torrioni di Castello’ a cura del Museo Civico con ritrovo al giardino ‘Guidi Aicardi’ all’angolo tra le vie Costa e Umberto I°. Stand gastronomico aperto dalle 18 poi il ringraziamento dell’amministrazione comunale ai volontari e alle associazioni schierate in prima linea durante l’emergenza alluvione. Chiusura affidata al gruppo spettacolo ‘Club Maurys’. Gran finale il 17 con le attrazioni pomeridiane della ‘Visita alle opere di arte sacra ‘A. Biancini’,’ presso la chiesa di San Francesco, e ‘Pompieropoli’ con prove di abilità e divertimento per i bambini dai 3 ai 13 anni che sognano di diventare provetti Vigili del Fuoco insieme al personale del Comando VVF di Ravenna. Gustose pietanze in distribuzione allo stand gastronomico dalle 17.30 poi lo show ‘Four4chette e G&G’, l’immancabile tombola con montepremi da 4mila euro animata dal comico Marco Dondarini e il live dei ‘Garage Band, Koppertoni e Harem’. Tutte le sere presenti gli stand delle cantine vitivinicole locali, mercatino hobbisti e creativi ed esposizioni artistiche.
Come logo della manifestazione è stato scelto il ‘Cappelletto Animato’. L’essenza di ‘Pentecoste Castèl tè bota’ è quella di rinnovare un’occasione di incontro, condivisione e socialità. In una parola: un abbraccio. Una stretta forte dopo un momento di emergenza e pericolo come quello vissuto dalla comunità castellana, e da quelle del territorio limitrofo, durante la devastante calamità naturale della scorsa primavera. I cappelletti, con la loro inconfondibile forma, ricordano proprio dei piccoli abbracci.
L’utile dell’evento sarà destinato al sostegno dei progetti elaborati insieme alle associazioni locali, alla scuola e al municipio dedicati ai bambini ed ai giovani di Castel Bolognese.
“E’ l’abbraccio il comune denominatore di questo appuntamento materializzato in tempi record, e tra mille difficoltà logistiche, per dare un importante segnale di ripartenza e continuità con il passato – spiega il presidente della Pro Loco di Castel Bolognese, Daniele Bambi -. Proporzioni e dinamiche organizzative sono inevitabilmente diverse rispetto a quelle della nostra storica Sagra di Pentecoste ma, dopo tutto quello che abbiamo affrontato nei mesi scorsi, l’importante era, semplicemente, esserci”. E ancora: “L’abbraccio unisce tutte le realtà impegnate nell’organizzazione della festa – continua -. Un calore che rivitalizza quell’entusiasmo scolpito nell’indole della gente di Romagna. Persone che non hanno mai perso speranza e sorriso nemmeno al cospetto delle sollecitazioni più probanti dell’alluvione. In questi quattro giorni invitiamo tutti i castellani, e non solo, ad abbracciarsi davanti a un piatto di cappelletti e a un buon bicchiere di vino. Riscoprire il piacere del divertimento, nella sua fisionomia più genuina, attraverso il dono del ritrovarsi e dello stare insieme. Grazie all’amministrazione comunale e alla BCC della Romagna Occidentale per la preziosa collaborazione ed il supporto”.
Sulla collocazione a settembre della festa, Bambi svela: “Appena ritirate le acque della devastante alluvione, il direttivo della Proloco si è riunito con stivali e badili nella cucina sotto al municipio inondata da ben 80 centimetri di liquido e fanghiglia – racconta -. Insieme al sindaco Luca della Godenza e a don Marco Bassi abbiamo pensato di organizzare una Pentecoste rivisitata. Anche perché, tra pandemia e alluvione, sarebbero saltate tre delle ultime quattro edizioni. Così, dopo il grande sforzo per pulire e ripristinare i tanti danni, ci siamo ripromessi di individuare la prima occasione utile per una parentesi di meritati festeggiamenti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la dichiarazione dell’assessore alla cultura del Comune di Castel Bolognese, Luca Selvatici: “Un momento importante quello che la Pro Loco di Castel Bolognese, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha voluto organizzare per recuperare la socialità negata a maggio per motivi di forza maggiore – aggiunge -. In un periodo in cui gli sforzi sono ancora concentrati sulla ricostruzione, l’aggregazione e la cultura sono fondamentali per sentirci più uniti”. Ma c’è di più. “Un evento dal programma rivisitato con tanti spettacoli a cachet ridotto o azzerato per favorire la raccolta fondi – prosegue -. Ma senza rinunciare alla cultura, ai giochi, all’enogastronomia tra cappelletti e vino delle cantine locali pur in piena vendemmia. Non è scontato poter contare su una base resistente di volontari e di professionisti con un grande senso di attaccamento alla propria comunità”. Con una riflessione finale: “Siamo fortunati a poter avere un buon motivo per recuperare la nostra sagra paesana – conclude Selvatici -. La Pentecoste, che quest’anno arriva in ritardo di quattro mesi, porta con sé l’augurio di tenere botta, insieme. La partecipazione è sempre la più grande manifestazione di gratitudine che si possa dare a chi spende il proprio tempo libero per la collettività. Ne abbiamo bisogno”.